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How to Dress Well è lo pseudonimo di Tom Krell, cantante e producer americano già noto alla critica. How to Dress Well quindi è un nome ma anche un manifesto ed effettivamente Tom, grazie al suo stile sperimentale e ricercato che risente di influenze jazz, glitch e anche puramente personali, è riuscito negli anni a “vestire” l’elettronica di nuove affascinanti sonorità.

Stasera ritroveremo Tom al Club To Club Festival. Prima di fingersi amici di infanzia per approdare al backstage però, vi consiglio di leggere un po’ della sua storia (giusto per aggirare il buttafuori con più audacia).

DW: Quando e come hai iniziato a comporre musica?

TOM: Ho iniziato a scrivere canzoni quando avevo più o meno 14 anni, l’ho fatto senza rifletterci perché era una cosa che, semplicemente, amavo fare.

DW: La tua musica sembra pervasa da un’atmosfera nostalgica che ricorda, e talvolta cita, grandi artisti del passato come Michael Jackson e Marvin Gaye. In che modo queste icone hanno influenzato il tuo sound?

TOM: Non direi proprio nostalgica, no… cioè, Michael Jackson, nella mia testa, non è un artista del passato. “They don’t care about us” è indubbiamente futuristica tanto quanto lo è Yeezus. Amo ascoltare Michael che canta: le sue scelte produttive erano così eccentriche e perfette!

DW: Usi spesso la tua voce quasi fosse essa stessa uno strumento musicale. Secondo te, quanto è importante il testo in una canzone? Tu cosa vuoi comunicare attraverso i tuoi brani? Quali sentimenti?

TOM: Il testo è sicuramente importante. Io voglio comunicare un’intera gamma di emozioni umane, l’intera scala dell’esperienze umane. Tutto qui.

DW: Come credi che sia evoluto il tuo sound nel corso degli anni? Hai mai cercato un compromesso tra la tua identità musicale e quella desiderata dal mercato?

TOM: Il mio sound si è sviluppato in maniera molto naturale, ispirato da diversi fattori. Non me ne frega molto del mercato. Faccio quello che mi pare.

DW: Quali sono gli elementi che più ti aiutano nel processo creativo?

TOM: I film, la vita, la narrativa e la musica meravigliosa.

DW: Se dovessi descrivere il tuo stile con 3 parole quali useresti?

TOM: Autentico, stupendo, onesto.

DW: Hai cantato in canzoni di Shlohmo e, più recentemente, RL Grime: sei in buoni rapporti con il Collettivo Wedidit oppure la vostra collaborazione è nata diversamente?

TOM: Sono tutti miei amici! Me l’hanno chiesto e io ho cantato!

DW: Oltre che con loro, sei comparso anche in canzoni di Jacques Green e Flume: ho letto che ascolti quasi esclusivamente musica R’n’B e hip hop: per caso hai anche una passione per la musica elettronica?

TOM: Anche in questo caso, sono amici che mi hanno chiesto di scrivere per loro e sono stato felice di farlo!

DW: Il tuo nome d’arte è nato più o meno per caso quando stavi scrivendo la colonna sonora per un film di un tuo amico. Com’è stata l’esperienza? Comporre colonne sonore è qualcosa che ti piacerebbe fare in futuro?

TOM: Sì, era un film bellissimo, davvero un gran film. Mi piacerebbe comporre altre colonne sonore in futuro, certo.

DW: Puoi darci qualche anticipazione sui tuoi progetti futuri?

TOM: Scoprirete tutto a breve ;)

Intervista realizzata in collaborazione con Cristoforo Colombo