drive1020

Un leggero disappunto.

All’alba della festa dei morti Zane Lowe ci propinerà su BBC Three, la sua rivisitazione della colonna sonora del film Drive. Film interessante che vanta una OST tra le migliori e più originali degli ultimi tempi.

College, Chromatics, Kavinsky ne rappresentano senza dubbio il punto forte del film. Tuttavia, le atmosfere estremamente dark e metropolitane dovranno, purtroppo, essere messe da parte, per lasciar spazio ai più quotati (commercialmente parlando) Bastille, Chvrches, Jon Hopkins, SBTRKT, 1975 e altri.

Qualcosa, però, non quadra.

Infatti, sembra impossibile scindere sceneggiatura, fotografia e regia dalla colonna sonora, che, all’uscita del film, appariva come un novum nei lungometraggi dalle tematiche urbane e così ambigue. In particolare, i tempi – molto lenti – venivano scanditi alla perfezione dalle linee cupe e drammatiche dell’elettronica di matrice Carpenteriana. Futuristica, ma ancorata agli anni 80, di cui tutti gli artisti – ad hoc reperiti – ne sono espressione, appartenendo, infatti, alla corrente electrowave, (o early 80s) di origine francese.

Stesso discorso per gli aspetti più interiori dei protagonisti, resi accessibili e fruibili dallo spettatore, anche grazie ai molti momenti muti della pellicola, riempiti dal suggestivo utilizzo della musica. Silenzi enigmatici, mescolati ai suoni della città e alla doppia personalità di Ryan Gosling. Giustiziere taciturno, ma cavalleresco eroe post moderno, i cui drammi interiori fuoriscivano a mo’ di colata lavica, attraverso il cupo arpeggiare dei synth.

Il film non sarà più lo stesso. Amputato della sua parte più intrigante rivelerà i suoi limiti, accostandosi miseramente ai remake a scopo pubblicitario.