Skepta
Konnichiwa

Basi scure e abrasive, rime incendiarie scagliate senza pietà nel microfono, realness che trasuda da ogni verso. Skepta è un caposaldo della scena grime e Konnichiwa lo eleva a status di re, certificandone trono, scettro e corona.

Mitski
Puberty 2

Puberty 2 è una coperta di lana mentre la neve ricopre i tetti delle case, è una doccia fredda che vuole portar via il peggio di noi, vuole cullarci ma l’esasperazione muove le colline. Mitski, a dispetto del titolo del disco, raggiunge la maturità artistica dopo le eccellenti prove del sottobosco bedroom pop/lo-fi; qui invece le strutture e le melodie vengono raffinate e patinate al punto giusto, riuscendo a mantenere le stesse semplici emozioni, ma dandole regalità.

Lost Under Heaven
Spiritual Songs For Lovers To Sing

È impossibile avvicinarsi all’aura di di un album così scellerato ed intenso come Lost Under Heaven, ma è facile perdersi nei versi di James Ellery Roberts, che ha dichiarato la fine del movimento Wu Lyf per tornare in modalità attack music con la sua Courtney Love. Dirige l’orchestra il maestro The Haxan Cloak.
Blood Orange
Freetown Sound

L’ alternative R& di Blood Orange è un mosaico evocativo ed elegante. Con le canzoni di ‘Freetown Sound’ (Augustine su tutte) Dev Hynes ci dimostra come spesso bastino pochi elementi incastrati a dovere per fare la differenza. Un delicato gioco di equilibri, dove anche le pause hanno una fortissima carica emotiva.

A Tribe Called Quest
We Got It from Here… Thank You 4 Your Service

Uno stereo a cassette che suona dall’ormai gentrificato Queens di New York. L’hip hop è tornato alle sue radici politiche, con i riferimenti soul dei brani di We got it from Here… Thank You 4 Your service e quelle liriche tragicomiche che resteranno nei secoli. La tribe si è riunita per l’ultima volta con un album che fracassa i timpani delle nostre orecchie pensanti, Trump o non Trump, bianco o nero, non è questo il dilemma.

Angel Olsen
My Woman

Cosa rende Angel Olsen una donna? È questa la domanda che orbita attorno terzo lavoro della cantautrice neo-folk americana, che in My Woman trova la maturità artistica di chi ha acquisito l’abilità di raccontarsi sotto diverse vesti, liriche e musicali. Il risultato è un’esplorazione intima e a tratti sfacciata in cui la strumentazione abbraccia e si inchina dinanzi ad una delle voci più belle degli ultimi anni.

Kaytranada
99,9%

Il dj e producer haitiano si supera già alla prova di debutto, con un album che è una notte di festa: dal primo drink all’ultimo di troppo, 99,9% è il sottofondo di un ingresso in pista indossando una giacca di paillettes. Lo 0,1% mancante è il vostro ascolto.

Solange
A Seat At The Table

sì, nella civilissima America di oggi un disco che parla di disparità di genere e razza ha ancora molto senso. Spesso nelle retrovie di produzioni più celebri (tra cui anche la musica della sorella Beyoncé), per questa storia la piccola di casa Knowles sceglie di usare la prima persona singolare e le modalità del blues. La sensualità di territori sonori collaudati come r’n’b e soul è elettrificata al punto giusto, per un impasto decisamente catchy in equilibrio elegante e disinvolto tra tradizione e contemporaneità.

Moderat
III

III è la chiusura di un cerchio che promette nuovi infiniti punti da cui partire. L’ormai consolidato progetto Moderat che vede a collaborare le brillanti menti berlinesi dei Modeselektor e Apparat, trova la sua piena identità in questo ultimo lavoro. Differenziandosi dai precedenti e confermando un pieno equilibrio tra i due caratteri che sono alla base.La forza delle sonorità tecno dei Modeselektor si fondono con la stessa grande forza della voce di Sasha Ring in un connubio che ha conquistato tutti, anche questa volta.Nove pezzi che scorrono solenni in un’atmosfera fragile e scura e allo stesso tempo carica di energia e di qualche nevrosi.

Leonard Cohen
You Want It Darker

You Want It Darker è preghiera, pensiero e testamento di uno dei cantautori che più ha segnato il panorama musicale negli ultimi tempi. Leonard Cohen ci ha fatto dono di questo suo ultimo lavoro, concludendo questo lungo cammino, mettendo la parola fine ad una delle carriere musicali più particolari di sempre e riuscendo ad esprimere, con grande impegno, un ultimo concetto, attraverso quello che è un enorme poema.