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Musica, in Italia, vuol dire soprattutto rassegne come il Festivàl di Sanremo, personaggi (non riusciamo a definirli musicisti) come Gigi D’Alessio, tormentoni come hashtag fuori c’è il sole e tanta altra merda imperante.

Grazie a dio, però, c’è molto altro. Ed è a questo altro che vogliamo rivolgere ora la nostra attenzione.
Musica, infatti, in Italia, vuol dire anche tante bellissime cose. Tanti locali in cui si fa cultura, tante iniziative di livello estremo, festival emergenti o già di respiro internazionale, musicisti e artisti estremamente validi.

Qui vogliamo parlare proprio di questi ultimi, degli artisti italiani che hanno reso questo 2015 un anno migliore. Non lo facciamo con posizioni numerate, classifiche e primi posti, ma con una semplice lista dei musicisti che, a nostro parere, sono stati i protagonisti positivi dell’anno che volge al termine.

Buona lettura!

YOUAREHERE – Propaganda

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Propaganda degli YOUAREHERE è espressione di quell’Italia dall’occhio oculato, ricercatore e conoscitore, la quale, con tatto e senza macchinosità, opera nell’animo e nelle coscienze portando uno sguardo nuovo di una bellezza pura e rara.

Traccia consigliata: Gagarin

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Aucan – Stelle Fisse

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Stelle Fisse degli Aucan è un disco che arriva in un momento particolare, un disco che alcuni definiscono come una ricerca di identità da parte del trio bresciano.  Suona esattamente come dovrebbe suonare un buon disco di elettronica nel 2015.

Traccia consigliata: Errors

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Egreen – Beats & Hate

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Egreen fa hip hop e non gli interessa fare altro, questo dovrebbe essere chiaro. Senza tematiche, senza voler fare politica e senza concetti elaborati, lui sputa. La costante dei dischi di Egreen è sempre quella: beats e odio.

Traccia consigliata: Heads up

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Mecna – Laska

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I duri e puri dell’hip hop avranno sempre da ridire verso lo stile di Mecna, troppo moderno, troppo cantato, troppo influenzato da sonorità contemporanee che con l’hiphop hanno poco a che fare, ma la sua musica rappresenta il giusto compromesso tra modernità e vecchia scuola.

Traccia consigliata: Non dovrei essere qui

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Verdena – Endkadenz (vol.1)

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Una prova di maturità concreta, dopo tanti approcci differenti al loro genere ed un doppio album che non tutta la critica era riuscita ad apprezzare.
Endkadenz vol.1 è un ottimo disco, i Verdena dimostrano ancora una volta di essere tra i musicisti più validi e innovativi nel panorama italiano, sicuramente tra i più consapevoli dei propri mezzi.

Traccia consigliata: Contro la ragione

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Any Other – Silently. Quietly. Going Away.

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Ottimo debutto, quello degli Any Other. Davvero sorprendente su più punti: partendo dalle ispirazioni che si fanno piacevolmente mescolare e travolgere da una personalità spiccata; continuando sulla coesione, la sensibilità e la maturità ingenua dei testi.

Traccia consigliata: Gladly farewell

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Indian Wells – Pause

Pause è bello. Fatto bene, ha una personalità molto forte e non c’è un secondo che faccia storcere il naso.
La solidità intesa come omogeneità e assenza di sbavature è il punto forte dell’album.

Traccia consigliata: Alcantara

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Calcutta – Mainstream

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Uno dei dischi italiani più chiacchierati dell’anno. Dal singolone “Cosa mi manchi a fare” al Frosinone, Calcutta è stato indubbiamente uno dei protagonisti di questo 2015.

Traccia consigliata: Cosa mi manchi a fare

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Colapesce – Egomostro

Col suo equilibrio tra passato e futuro del pop nostrano, Egomostro é un disco che ha le carte in regola per farsi tradizione. Così tra vent’anni non verrete a dirci che non vi avevamo avvisato.

Traccia consigliata: Dopo il diluvio

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Iosonouncane – DIE

Die è un disco profondamente sardo non solo per l’origine, per i tenores, per i suoni granitici e profondi. Si percepisce un’abnegazione totale di Iosonouncane nella lavorazione di Die che ha permesso questo piccolo gioiellino.

Traccia consigliata: Stormi

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