Quando vuoi introdurre un album come World, You Need A Change of Mind non sai mai bene che parole usare, quindi non usi delle introduzioni belle e fatte, ma la butti lì come ti viene.
Kindness è uno di quei sostantivi inglesi che ti fa immaginare tante scene di tenerezza strappalacrime, insomma sì, cose belle. Anche quando usiamo Kindness per riferirci ad Adam Bainbridge ci viene da pensare a cose belle, tanto belle, come appunto World, You Need A Change of Mind.
Adam è un produttore inglese circondato da tanto hype da parecchio tempo, tanto da attirare l’attenzione di Philip Zdar il quale ha creduto in lui producendogli il suo debut album.
Siamo in un frullato di funk, pop, dance, roba anni ’80/’90, il tutto avvolto come in una nuvola malinconica anche nei suoni più energici che gli dà quel pizzico di unicità. È come un mash-up tra Ariel Pink e Washed Out, o Toro Y Moy, un album con ritmo, ma a tratti triste, malinconico.
SEOD, opening-track, è un pezzo dance, bel grooving, synth e chitarra, da dance floor che però non nasconde la sua spettralità, e che si mantiene per tutto l’album, che a dirla in maniera del tutto franca è un album con i cazzi ed i controcazzi. Cyan la conoscevamo già con un’apertura Hot Chip che però si mantiene in quello che è Kindness, e Cyan figa lo è parecchio. Gee Up è funk e fun, così come Doigsong, che chiude l’album con tanto slap-bass e un po’ di dance all’italiana. Ci sono passi un po’ strani, come Anyone Can Fall In Love, ma l’album risulta essere parecchio coerente.
Non ci sono lacrime da versare come per Perfume Genius o Grimes, ma World, You Need A Change Of Mind è bello, uno dei più belli e nuovi quest’anno, affascinante nel suo groove continuo, stimolante.
Riflette completamente il personaggio misterioso che è Adam Bainbridge, a cui dopo questa non vanno che fatti i complimenti.
Un debut album della madonna, il mondo ha bisogno di una svolta, noi avevamo bisogno di te.