Chi non ha mai sognato con i quadri di Vincent van Gogh?

Presto, la tormentata vita di uno dei pittori più amati al mondo verrà rappresentata cinematograficamente. La notizia è stata data dalla società di produzione Rocket Science durante il festival di Cannes.

Il film, At Eternity’s Gate, si baserà su una sceneggiatura scritta a quattro mani da Jean-Claude Carriere e dall’artista e regista Julian Schnabel, qui in veste anche di direttore delle riprese, come già aveva fatto per il biopic su Basquiat. Nel ruolo dell’iconico artista Willem Dafoe.

La pellicola tuttavia non racconterà la vita di van Gogh, ma solo gli anni più importanti, quelli trascorsi tra Arles e Auvers-sur-Oise, in Francia. Fu proprio ad Arles che il 23 dicembre 1888 il pittore decise di amputarsi un orecchio con un rasoio e di farlo recapitare a una donna. La donna in questione era una giovane cameriera di 19 anni, figlia di alcuni contadini della zona e di nome Gabrielle. Le informazioni sono ancora sommarie, e lo stesso Schnabel ha dichiarato in proposito che non fornirà la storia “ufficiale” dell’artista, bensì la sua versione personale di quelli che, secondo lui, sono stati i momenti più salienti della vita di van Gogh.

Non è la prima volta che Hollywood prova a raccontare la vita controversa del pittore olandese. In precedenza Kirk DouglasBenedict Cumberbatch Tim Roth si erano cimentati nella dura prova.

Willem Dafoe sarà l’ultimo, ma ha già dimostrato di reggere personaggi di un certo spessore, come fu per Pierpaolo Pasolini.

Il talento non gli manca.