A Ciambra è stato scelto come rappresentate italiano all’Oscar per il miglior film in lingua straniera.

Il lungometraggio è stato diretto e scritto dal regista italo-statunitense Jonas Carpignano, annovera tra i produttori esecutivi Martin Scorsese ed è distribuito da Academy Two.

La storia, tra crimini e profonda unione famigliare, è stata ispirata dalla comunità Rom di Gioia Tauro, Calabria, chiamata A Ciambra

Pio Amato ha vestito i panni dell’omonimo protagonista quattordicenne, uno dei pochi che è riuscito ad integrarsi – a differenza della comunità di appartenenza – con gli italiani e gli immigrati africani. Pio è molto sveglio, ma non sa leggere, tutto quel che sa lo deve al fratello Cosimo, è da quest’ultimo ha appresso l’indispensabile per sopravvivere sulle strade della città.

Pio, per sentirsi grande, vuole partecipare ai piccoli traffici e furti di famiglia, ma la morte del fratello lo metterà alla prova: dovrà capire se è veramente pronto a diventare un uomo.

Il regista trentatreenne è cresciuto negli Stati Uniti, ma da anni vive a Gioia Tauro dove ha avviato la sua carriera realizzando Mediterranea – film sugli immigrati africani in Calabria.

A Ciambra è stato presentato nella sezione Quinzaine des Réalisateurs al Festival di Cannes 2017, in quell’occasione Carpignano ha dichiarato:

Ho conosciuto i rom di A Ciambra nel 2011 quando mi era stata rubata la macchina con tutta l’attrezzatura cinematografica ed ero andato da loro per riaverla indietro. Resti subito colpito da quella realtà, tra i bambini che fumano, guidano e l’unione della comunità, che è un punto di forza, ma anche di debolezza. Lì ho incontrato per la prima volta Pio, allora 11enne, in giacca di pelle e sempre con la sigaretta in mano. Mi seguiva dappertutto, in qualche modo mi ha scelto lui. E attraverso di lui ho incontrato e sono stato accettato dalla sua famiglia.

L’ANICA ha nominato A Ciambra come portavoce dell’Italia alla cerimonia degli Oscar che si terrà a Los Angeles il 4 marzo 2018, il 23 gennaio saranno annunciati i cinque finalisti della sezione “miglior film in lingua straniera”.