Non ci sarà più Dio, perché ci sono io!

Cantava Vasco Rossi nella sua Gabri e finalmente pare arrivato il momento del contraddittorio tra le parti.

Da un lato il Blasco e dall’altro Don Ciotti, rappresentante ed emissario del Padre Eterno e tra i più noti presbiteri d’Italia.

Come riporta Ansa, il 14 ottobre nel programma A Sua Immagine, prodotto dalla Rai in collaborazione con l’Ufficio Nazionale per le comunicazioni sociali della CEI, andrà in scena un’inedito confronto tra chi del nichilismo e del relativismo ha fatto la sua ragione di vita e chi, invece, poggia l’intera esistenza su una scala di valori non certo affine a quella del modenese.

Un incontro sul quale non tarderanno a piovere critiche da parte dei più strenui filocattolici, anche per i corsi e ricorsi storici che hanno spesso visto Vasco Rossi – in un modo o in un altro – essere oggetto di attenzione da parte della chiesa, specialmente sulla questione morale.

D’altro canto, il casus belli non è difficile da individuare. Se per Vasco sono stati proprio i salesiani ad allontanarlo dagli ecclesiastici, dall’altro, roba come Sensazioni Forti, Vita Spericolata, Fegato Spappolato sono state metodicamente mal digerite da chi è cresciuto a Zuppalatte e Carosello.

Queste, le dichiarazioni Sir padre Gianni Epifani e Laura Misiti, firme del programma di Rai 1:

Sarà un Vasco Rossi inedito e intimo. Vasco Rossi ha accolto l’invito di don Luigi Ciotti per riflettere su vari temi, dall’amicizia alla libertà, da una ‘vita spericolata’ al ‘senso della vita.

Se sarà il re-edit della Parabola del buon samaritano o un deadmatch a là Mayweather & McGregor ce lo potrà dire solo la cara e vecchia tv di Stato il 14 ottobre, poco prima dell’aperitivo serale (ore 17.00) quando lo vedremo alle prese col Vangelo.

Non è la prima volta, del resto, che Vasco e la chiesa hanno un faccia a faccia. Qui di seguito un lontanissimo ricordo dei primi anni ’80 nella chiesa di Zocca.