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Se dovessimo fare un elenco delle serie tv con cui siamo rimasti sotto nell’ultimo periodo, l’ultima creatura di Netflix, Stranger Things, sarebbe di sicuro tra le prime.

Non ci sono fumi strani o botole, nessuno spaccia metanfetamina e per una volta le lesbiche le abbiamo lasciate stare, in favore di eventi paranormali: una sperduta cittadina americana, personaggi perfettamente caratterizzati (e stereotipati) e quell’atmosfera alla Goonies o Super 8 che ci piace tantissimo.

Stranger Things

Non è un caso che il nome di Steven Spielberg sia uno dei più abusati quando si cerca di descrivere Stranger Things, insieme a quello di John Carpenter, vero e proprio easter egg pronto a saltare fuori in ogni scena se si guarda con attenzione.

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“Guarda”? Intendevo anche “ascolta”, dato che la colonna sonora originale della nuova serie di Netflix è un trionfo di synth di chiara provenienza carpenteriana, così come le svariate citazioni a La Cosa (e non solo) sparse lungo le otto puntate.

I brani originali invece arrivano direttamente dagli anni Ottanta in cui si svolge l’avventura, tra Joy Division, The Clash, New Order e Toto, con un pezzo in particolare – famosissimo, ma niente spoiler – che diventerà parte integrante della trama.

Vi basti sapere che è il tempo delle cassettine, e che Jonathan Byers ha davvero un gran gusto in fatto di canzoni.

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Insomma, una serie da recuperare immediatamente: ci sono i personaggi, c’è la trama, ci sono i colpi di scena, è pure tornata Winona Ryder!

Per quanto riguarda la colonna sonora, guardate qui cosa vi aspetta: