Solange ha inaugurato una personale esposizione artistica presso la Tate Modern di Londra dal titolo Seventy States, in mostra fino al 22 ottobre. L’esposizione si inserisce in un più ampio progetto del museo dedicato al contributo artistico fornito dalla comunità afroamericana negli Stati Uniti e che prende il nome di Soul of a Nation.

Attraverso questo progetto l’artista riflette sul ruolo della donna e sui temi dell’identità nera, che hanno posto le basi per l’elaborazione e la costruzione del suo album A Seat At The Table del 2016, a sua volta collante dell’intera mostra. Un collante macchiato da profonda insicurezza e segnato da un lavoro di crescita e di esplorazione di se stessi molto doloroso.

Ed è lei stessa a raccontare questa condizione con piena consapevolezza:

I’m a black woman. A woman, yes, but a black woman first and last. Black womanhood has been at the root of my entire existence since birth.

E questo status ha deciso di raccontarlo col linguaggio visivo che, sempre secondo l’artista, ha il pregio di poter rappresentare ed esprimere al meglio quella ricerca del difficile equilibrio ricercato.

La mostra è una metafora visiva di segregazione e resistenza, ma anche di femminilità e coscienza afroamericana, raccontata attraverso frammenti dei suoi videoclip ed infarcita di istallazioni di Ricardo Basbaum e del contributo di Carlota Guerra, che ha disegnato l’immaginario visivo dell’album di Solange.

“I am a Black woman. A woman yes, but a Black woman first and last. Black womanhood has been at the root of my entire existence since birth.” – Solange Knowles Tonight, Tate will unveil a one-off digital display made in collaboration with songwriter, recording artist and visual artist Solange Knowles @saintrecords as part of the Uniqlo #tatelates in conjunction with Tate Modern’s #soulofanation exhibition. Inspired by the artwork of Betye Saar, ‘Seventy States’ is an exploration of visual language showcasing exclusive unreleased performance pieces and concepts from music videos by the artist. Click the link in the bio to explore the online project. Experience the full installation tonight from 6-10pm at Tate Modern.

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Per la realizzazione di Seventy States, la sorella di Beyoncé si è ispirata ad una foto di Betye Saar, infaticabile novantenne che ha fatto delle tematiche sociopolitiche in difesa dei neri il fine ultimo dei suoi lavori raccontate attraverso la Black Art, peraltro, già protagonista di una ricca mostra alla Fondazione Prada nel 2016.

Qui si può già dare un primo sguardo al progetto.

In mostra, tra gli altri, si troveranno i frammenti dei video di Don’t Touch My Hair Cranes In The Sky, insieme ad inediti, tra cui We Sleep In Our Clothes (Because We’re Warriors of the Night) nella quale Solange e altre ballerine verranno dapprima imprigionate e poi liberate dalla Capsules NBP x me-you di Ricardo Basbaum.

Creating and Composing something special for the @Tate Museum….and these beautiful babes who made my whole entire life.

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