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19 agosto 2016: Kanye West sta per aprire 21 pop-up store per il merch legato al nuovo album The Life Of Pablo in 21 diverse città del mondo per l’intero weekend.

Sidney, New York, Los Angeles, Berlino, Amsterdam, Londra, etc etc. Come si può mancare all’appuntamento, soprattutto se casualmente mi trovo a poca distanza dalla location prescelta nella capitale britannica?

Appena sveglio comincio a studiare la situazione attraverso i post  geo-localizzati su Instagram: inserisco la posizione in cui si terrà l’esposizione delle merci di Yeezus, il Kachette a Londra in Old Street, e vedo già video con file mega assurde e sconfortanti.

A quel punto penso di lasciar perdere, anche perché comincia una leggera pioggia, ma il mio animo pieno di orgoglio mi suggerisce di non mollare. È fatta, deciso, vado.

Ore 13.30, quasi 14.00 forse. Arrivo davanti al Kachette e scorgo la fila, sembra nella norma, se non fosse che il buttafuori mi intima a spostarmi in un’altra fila dall’altro lato dell’isolato, che bisogna affrontare prima di accedere alla fila davanti al negozio. 2 file, questa mi è parsa nuova come cosa. Security ovunque, pare fossimo tutti lì per incontrare il Papa, il Dalai Lama, che ne so, Pupo. L’atmosfera è frizzantina.

kanye-fila

La coda comunque defluisce regolarmente, tempo 20 minuti e sono dentro, che culo. Devo aver azzeccato il momento topico della giornata, quello in cui la gente è a mangiarsi un sandwich lattuce bacon tomato da Pret à Manger, con un bel caffè lungo ed acquoso.

the life of pablo ingresso

Appena dentro (l’ingresso era permesso a 5 persone per volta) veniamo introdotti al luogo da una guardia della security che ci spiega un paio di regole base:

“NON TOGLIETE I VESTITI DAGLI ESPOSITORI!”,

“NON PROVATE ASSOLUTAMENTE LA MERCE IN ESPOSIZIONE!”,

“PER QUALSIASI COSA CHIEDETE AI COMMESSI, LORO POTRANNO AIUTARVI!”.

E in quel momento era un po’ come sentirsi nella sala dei Gioielli della Corona nella Tower Of London, con pezzi unici e fragilissimi pronti a rompersi e a diventare un danno per la tua vita in caso di movimenti maldestri.

Davanti a noi, l’altare, la nicchia a cui rivolgere il nostro segno della croce appena entrati con su impresso il nome della città, e altri due uomini della security a vigilare attenti:

entrata london kanye

Entrati, cominciamo subito ad ispezionare la merce esposta, con la stessa delicatezza con cui una foglia lascia il suo albero e si appropinqua dolcemente al manto erboso morbido.

Passiamo all’ospite principale, ossia il benedetto merch.

the life of pablo merch

E chiariamo subito il concetto: c’è un pelo di delusione. Si trovano t-shirt short sleeve, t-shirt long sleeve, sweaters ed hoodies in due colorazioni: bianco o sabbia. No nero, no rosso, no altro. E io che cercavo questa:

kanye west all smiles as he arrives at lax airport-1200x1200

I prezzi, rispettivamente: 50£, 70£, 85£ e 95£. Ci penso, valuto, esamino la merce – sempre delicatamente, e scorgo le etichette, sì quelle che danno un fastidio cane spesso al collo.

Sulla etichetta ti aspetti il marchio, un loghettino, una roba pure semplice. No. Sposto lo sguardo ed eccola lì: GILDAN.

Ok, è merch, ma mi apri 21 negozi nel mondo con un hype dell’Yeezus per vendermi le magliette Gildan che sono della stessa fattura delle magliette Deer Waves o di un qualsiasi merch di un qualsiasi artista? A 50£? Cioè 60€? Bah, vabbè, forse saranno state le mie aspettative un po’ più alte, ma tant’era e in un modo – a quel punto – toccava pure adeguarsi.

Completavano l’esposizione giacche militari, bomber neri, e cappellini (sempre bianchi o color sabbia).

La gente continuava ad entrare mentre io cercavo di scattare qualche foto decente con scarsi risultati, e portava via vestiti su vestiti, buste piene di vestiti pronti ad essere indossati nelle migliori serate della Londra mondana, o ad essere più semplicemente vendute nei migliori mercati di compravendita online ad un prezzo triplicato.

Ultimo ma non meno importante (anzi) fattore principale da considerare: tanta musica di sottofondo godibilissima, tutta targata Kanye, ma niente musica in vendita. Gli store sono per The Life Of Pablo, ma esclusivamente per il merch ad esso legato. No cd, no vinili, niente di diverso da cose che siano indossabili.

Kanye trascende il piano della musica per concentrare tutto l’hype su prodotti di moda che possano essere portati in giro come il verbo di Cristo, e dopo Yeezus, Yeezy by Nike e poi Adidas, più varie collaborazioni trasversali, prova a costruire un altro tassello per dire la sua nel mondo dello streetwear, cercando di puntare questa volta più che un’attenzione sulla qualità dei capi a diventare un centro di gravità per le maggiori città europee e mondiali.

Il rapper statunitense mira a diventare un’icona totale, e la risposta del pubblico ogni volta sembra esserci. Nell’attesa della sua prossima mossa vi lasciamo le foto della nostra “esperienza”, cercando di mostrarvi ciò che abbiamo visto noi.