È domenica pomeriggio. Ti svegli tardi, ti rendi conto che il weekend è praticamente finito, l’hangover di ieri sera si fa ancora sentire (non hai più 18 anni), ti sale il malessere e non hai voglia né intenzione di far niente o vedere nessuno.

Per questo abbiamo compilato un vademecum di sopravvivenza alla domenica pomeriggio: 15 dischi le cui chitarre rassicuranti asseconderanno un po’ della vostra malinconia, ma che vi porteranno ristoro e vi prepareranno alla settimana che sta per iniziare.

Elliott Smith – Either/Or

Il capolavoro di Elliott Smith è quello da cui è partito questo articolo. L’album ha appena compiuto vent’anni e per l’occasione ne è stata pubblicata una versione rimasterizzata. Chissà che alcuni di voi non si ritrovino nel testo di Say Yes.

Nick Drake – Pink Moon

Un classico imprescindibile per una passeggiata solitaria o anche solo per guardare fuori alla finestra mentre siete in pigiama.

Wilco – Yankee Hotel Foxtrot

Altro classico che non ha bisogno di presentazioni. Mettete su il vinile e stendetevi sul divano.

Sufjan Stevens – Illinois

Perché al buon Sufjan non si dice mai di no.

The Shins – Oh, Inverted World

Il nuovo album degli Shins, Heartworms, è uscito proprio questo weekend. Mentre decidiamo se ci piace o no, per la domenica pomeriggio gli preferiamo le chitarrine dell’esordio.

Grandaddy – The Sophtware Slump

Un’altra band di culto tornata dopo ben 10 anni – e quanto ci erano mancati. In attesa di leggere la nostra recensione del nuovo LP Last Place, rispolveriamo il loro classico più famoso. Non perdeteveli live a giugno.

The Microphones – The Glow, pt. 2

Un altro ritorno imminente è quello di Phil Elverum (Mount Eerie), il cui nuovo album A Crow Looked at Me è stato scritto e registrato nella stessa stanza in cui è morta sua moglie. Per la domenica pomeriggio, però, vi consigliamo la sua vecchia band e questa chicca. Un po’ più impegnativo degli altri album in questa lista, ma ne varrà la pena.

The Magnetic Fields – 69 Love Songs

Immancabili anche loro, appena tornati anche loro con 50 Song Memoir. Tre ore, ma ben investite.

Real Estate – In Mind

Sì, è un 2017 di grandi ritorni. Stavo per inserire Atlas ma ho cambiato idea all’ultimo minuto: fresco fresco d’uscita, perfetto per questa domenica, perfetto per la primavera imminente.

Grizzly Bear – Veckatimest

Belli tutti questi ritorni, ma dove sono i Grizzly Bear?! Nell’attesa riperdiamoci in Veckatimest e nei suoi meravigliosi arrangiamenti.

Cameron Avery – Ripe Dreams, Pipe Dreams

Quello di Avery (Tame Impala, Pond) è un ottimo debutto: perfetto per la domenica pomeriggio ma anche per la domenica mattina (se proprio siete tra quelle brutte persone che si svegliano presto). Qui la recensione.

Mohave 3 – Excuses for Travellers

In attesa del nuovo disco degli Slowdive, rispolveriamo lo slowcore del side project di Goswell e Halstead.

Sparklehorse – Vivadixiesubmarinetransmissionplot

A 7 anni dalla morte di Mark Linkous è giusto rivisitare questo classico senza tempo. Consigliato se vi sentite particolarmente malinconici.

Mac DeMarco – Another One

Se invece cercate toni più upbeat vi consigliamo questo breve LP in cui il diastema più famoso della musica contemporanea si rivela più romantico del solito (qui la recensione). This Old Dog uscirà a maggio.

Girls – Broken Dreams Club

Chiudiamo la lista con un EP stracciacuore. Quanto ci mancano i Girls.

Quali sono i vostri album della domenica pomeriggio?