La Sindrome di Stendhal, o Sindrome di Firenze, è un disturbo psicosomatico derivante dall’incapacità di realizzare e fronteggiare capolavori d’arte di meravigliosa bellezza, innanzi ai quali la pressione cala, le vertigini confondono e la tachicardia accelera: il Bello sfugge ad una definizione assoluta, ed è tale per come si presenta agli occhi, ai sensi ed all’animo di chi vi si approccia. Un’opera maestosa si consacra quando in grado di coinvolgere questi tre elementi insieme, cogliendone i dettagli e lasciandosene affascinare.

Se la vista si arricchisce dell’udito, camminando assorti per le ali di un museo si può fantasticare l’elegante disporsi alle proprie spalle di una grande orchestra, pronta ad intonare la colonna sonora che all’opera che osserviamo debitamente si associa: come potrebbe suonare un Renoir, forse con le note di un pianoforte allegro? Ed un Turner, invece, richiederebbe l’irruenza delle percussioni o lo stridere degli archi?

L’artista e musicista Yiannis Kranidiotis si è posto tale interrogativo, analizzando la relazione esistente fra l’uso dei colori e le frequenze sonore, spiegando l’esito dei propri esperimenti nella serie a episodi Ichographs, nel corso della quale ciascun quadro viene frammentato in 10000 particelle cubiche (corrispondenti a suoni diversi), spostandosi su punti alterni della tela per comprendere come i toni mutino in base al mutare delle tinte.

The basic idea behind the ‘Ichographs’ project is that each color of a painting can be an audio frequency. Each particle, like a pixel in our computer screen, carries a color and at the same time an audio frequency (sinusoidal wave). Warmer colors, such as red, carry higher frequencies, and cooler colors such as blue have lower ones.

L’ultima puntata in ordine cronologico è quella dedicata alla Madonna del Prato di Raffaello, opera del 1505, la cui esaminazione è stata avviata oltre un anno fa, rivelandosi la più complessa e profonda da eseguire:

I chose a painting from the Renaissance period to generate a high contrast between the classical aesthetics and the digital transformations that occur. This painting is very harmonic, with a pyramidal structure, and full of blue and red colors that help to create a complex and interesting audio result. With the digital transformations that occur, the viewer has an opportunity to reveal a latent version of the old masterpiece.

La compilation Ichographs del 2014 raccoglie nove brevi colonne sonore composte in base alle rispettive opere pittoriche. Kranidiotis predilige paesaggi, ritratti e figure astratte dipinti da vari artisti in epoche differenti, così da poter meglio testare le potenzialità del proprio software su più oggetti. Il Self-Portrait di Gene Davis del 1889, ad esempio, risuonerebbe come una serie di rumori selvatici, che vengono all’attenzione uno per uno considerando ciascuna striscia di colore singolarmente. Ma ancora:

Caravaggio’s dramatic use of light is transformed into a passage from single tone into frequency density. Sound follows the complexity of colors and patterns of Pollock’s drip technique, and the reflections of light on the surface of Monet’s water lily pool produce a multicolor drone. You can even say that in the other painting by Monet, the ‘Rouen Cathedral, West Facade,’ the sound simulates the echoes from the bells of the Cathedral.

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Quando la tecnologia si applica alla classicità più pulita, senza intaccarne l’autorevolezza, ecco che si può parlare di innovazione.