Si sa, le distanze generazionali sono spesso abissali.
Si manifestano in tutto il loro effetto deleterio, in molti casi, con la musica.
Quindi, se avete una mamma che ancora piazza la compilation del Sanremo in cui partecipò Frate Cionfoli e avete un fratello che ha comprato un unico disco dieci anni fa, e questo disco è l’LP di John Cena che spara a tutto volume ancora oggi quando si fa la doccia, beh, IKEA ha messo in commercio la soluzione per voi.
Forse i geni dell’arredamento svedese non l’hanno pensata proprio per questo genere di necessità, però è chiaro che possiate utilizzare la nuova linea di mobili da parete EKET per riporre nell’angolo più remoto e irraggiungibile questi orrendi dischi feticcio dei vostri parenti. E dare un nuovo senso alla vostra collezione.
Quelli di EKET sono una serie di box di diverse misure e prezzo che hanno una speciale caratteristica: si possono assemblare a proprio piacimento.
Ovviamente sono box destinati a qualsiasi uso, però i pezzi più economici e più piccoli, che costano 15€ e 20€, misurando 35x35x25 e 35x35x35, sembrano proprio perfetti per contenere dischi.
Come detto, possono essere disposti sulla parete in maniera arbitraria, pertanto si può dare letteralmente forma alla propria collezione di dischi, gestendone la disposizione non più in maniera lineare, ma secondo altri criteri, anche molto fantasiosi, come suggerisce questa dimostrazione:
Insomma si può decorare la parete con assemblaggi di ogni sorta, e al tempo stesso dare ulteriore vita ai nostri dischi magari disponendoli nella nebulosa di EKET secondo criteri cronologici, di genere, geografici e perché no, secondo motivi di affezione e storie personali che li riguarda.
L’importante, comunque, è che tra le varie forme di EKET, alla fine si renda isolato e irraggiungibile il box contenente Frate Cionfoli e John Cena.