Quando-si-assegnano-i-premi-Oscar-2016

L’88ª edizione degli Oscar è ormai alle porte: la notte del 28 febbraio al Dolby Theatre di Los Angeles andrà in scena la cerimonia condotta per la seconda volta da Chris Rock. Ma invece di soffermarci su pronostici sballati o commenti su Di Caprio che deve vincere per forza, vogliamoci bene e andiamo a recuperare le dieci migliori esibizioni musicali di sempre in tema di statuetta.

10. Adele – Skyfall (2013)

Tra un album e l’altro, Adele vince un Oscar. Si sa che per le musiche di 007 c’è sempre un’attenzione particolare, ma qui si ha la netta impressione che la curvy blonde si sia conquistata un posto tra gli evergreen della saga della spia con licenza di uccidere.

9. U2 – The Hands That Built America (2003)

Un grande momento per gli irlandesi di tutto il mondo: Colin Farrell introduce, gli U2 fanno il resto. Candidata come miglior canzone per Gangs Of New York, poco importa se poi a portarsi a casa la statuetta fu Eminem con Lose Yourself. D’altra parte non vinse neanche Daniel Day-Lewis con l’interpretazione migliore degli anni duemila (Bill il macellaio), anche lui di origini irlandesi. Coincidenze?

8. Madonna – Sooner or Later (1991)

Bravissima Paola Barale nei panni di Madonna.

7. Michael Jackson – Ben (1973)

Presentato da Charlton Heston come “one fifth of the Jackson 5”, il quattordicenne Michael Jackson affronta il palco del Dorothy Chandler Pavilion con la maestria di chi ha sì 14 anni, ma di esperienza alle spalle.

6. Céline Dion – My Heart Will Go On (1998)

La famosa ciambella col buco: film campione di incassi e canzone della vita. Record polverizzati e milioni di dollari come noccioline. Nel ritornello a un certo punto Céline si dà un pugno sul petto, ma la voce non subisce la minima vibrazione. Titanica.

5. Bruce Springsteen – Streets of Philadelphia (1994)

Nell’anno del trionfo di Schindler’s List (7 Oscar) c’è spazio anche per la toccante storia raccontata da Jonathan Demme in Philadelphia, che affronta il delicato tema dell’AIDS proprio negli anni della maggiore espansione. Il Boss scrive la commovente canzone che accompagna i titoli di testa, consapevole dell’importanza per chi non c’è più, ma anche per chi c’è ancora, nonostante tutto.

4. Elton John – Can You Feel the Love Tonight? (1995)

Semplice, ma irresistibile. Con Circle of Life e Hakuna Matata, tre nomination su cinque erano per Elton John e Tim Rice, che si aggiudicano il premio con questa indimenticabile ballad insieme a Hans Zimmer, premiato anche lui per la colonna sonora de Il Re Leone. Ma Can You Feel the Love Tonight? va oltre, supera il film e va dritta tra le più belle canzoni d’amore mai eseguite durante le cerimonie degli Academy Awards.

3. Björk – I’ve Seen it All (2001)

C’è qualcosa di più struggente di una madre affetta da una grave malattia agli occhi che cerca di salvare suo figlio dalla stessa sorte? Björk canta e danza nell’oscurità, incantando il mondo intero, che la vede e la sente.

2. Elliott Smith – Miss Misery (1998)

Outsider per vocazione, quella sera Elliott Smith non voleva esibirsi, e in seguito ha liquidato quel momento come surreale e ridicolo. Questo non fa che accrescere la grandezza del suo tormentato talento e del nostro rimpianto.

1. Robin Williams – Blame Canada (1999)

Robin Williams fomentato da un gruppo di genitori moralisti e intolleranti che dichiara guerra al Canada per aver partorito i cattivi esempi di Trombino e Pompadour, dopo che Kenny  si brucia nel tentativo di incendiarsi una scoreggia, proprio per emulare le gesta del volgare duo. C’è bisogno di aggiungere altro?

 

Bonus track: Isaac Hayes – Theme from Shaft (1972)

Perché non vorrete perdervi Isaac Hayes avvolto da catene dorate mentre canta in playback.