Che siate appassionati Netflix o Marvel poco importa, sicuramente conoscerete bene l’argomento di questo articolo. Per chi si fosse perso qualche passaggio, ecco un breve recap.

Luke Cage fa parte delle serie Marvel all’interno di Netflix, storylines basate su specifici personaggi della popolare azienda americana. Prima di Luke Cage ci sono state serie su Daredevil e Jessica Jones, mentre presto arriverà anche quella su Iron Fist; insieme questi quattro eroi formano i Defenders, la cui serie è stata a sua volta programmata su Netflix. Tutto questo è perfettamente inserito all’interno del MCU, il Marvel Cinematic Universe, ovvero quel grande progetto che fa in modo che i vari film su Iron Man, Capitan America, Thor, Avengers, Guardiani della Galassia, il prossimo Doctor Strange e tanti altri siano interconnessi fra loro in un unico, enorme disegno.

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Ma come i film, anche le serie TV sui supereroi hanno determinate caratteristiche che le differenziano e le accomunano tra loro: i toni dei prodotti Marvel su Netflix sono sicuramente più cupi delle controparti sul grande schermo, con sangue, morti e imprecazioni che si sprecano. A differenza dei supereroi al cinema, su Netflix anche la musica è importante, e se Daredevil ha scelto un’impostazione in perfetto stile MCU, già con Jessica Jones la OST contribuiva alla buona resa delle atmosfere noir messe in gioco.

Luke Cage è un passo avanti. Essendo una serie incentrata su un personaggio dalla pelle indistruttibile, praticamente a prova di botte e proiettili, serviva una colonna sonora altrettanto badass. A curare la OST sono infatti il compositore Adrian YoungeAli Shaheed Muhammad degli A Tribe Called Quest, la cui mission per questa colonna sonora era creare una “90s hip-hop vibe with a lot of different musical appearances“. E ce l’hanno fatta alla grande.

All’interno del club gestito dal villain Cottonmouth, l’Harlem Paradise, si alternano infatti esibizioni live di Jidenna, The Delfonics, Charles Bradley, Raphael Saadiq, Faith Evans e Sharon Jones & The Dap-Kings, spesso volte ad accompagnare momenti salienti della trama o i finali di puntata. Non siete soddisfatti? Perché non infilarci allora un cattivo con la passione per la black music e l’organo elettrico, pronto a regalarci alcuni momenti musicali di altissimo livello all’interno della serie? Non ne avete ancora abbastanza? Allora ficchiamoci un cameo di Method Man dei Wu-Tang Clan, che non solo si becca i complimenti di Luke Cage dopo essere stato salvato da una rapina, ma ci regala anche un brano nuovo di zecca, Bulletproof Love, sparato a tutto volume dalle radio di Harlem, che accompagna una delle scene più fighe di tutta la serie.

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Eh già, quasi tutta l’avventura di Luke Cage si svolge ad Harlem, quartiere storicamente nero di New York, e i nomi tirati in ballo sono tanti e importanti. Malcolm X, Duke Ellington, A$AP Rocky tra questi, ma anche la costante del Black Lives Matter che torna potente, in una serie che ne è praticamente un manifesto. Tornando alla musica, i titoli dei tredici episodi hanno un’origine ben precisa: sono tutti titoli di brani dei Gang Starr, con l’autore Cheo Hodari Coker che ha affermato:

“I wanted the 13 episodes to feel like an album. Like when Prince put out an album, you would shut things out and listen to the whole thing. But now, with TV, you binge watch. This show is made to binge. The music helps, but it is all about the pace.”

Ah, per la cronaca, la sigla è una bomba, e ci sono pure brani di Dusty Springfield, Nina Simone e – ancora, ovviamente – i Wu-Tang Clan, per la gioia di Luke stesso. La pubblicazione della colonna sonora è prevista per il 7 ottobre, noi vi abbiamo avvisato.