La lingua è un oggetto molto fluido e noi stiamo vivendo in un momento in cui l’italiano sta subendo trasformazioni ad una velocità mai vista prima. Ne stanno prendendo atto, di questo fatto, i dizionari, ma anche istituzioni molto importanti come la Crusca o come Treccani.

Proprio Treccani, di recente, ha messo su una iniziativa molto curiosa per quanto riguarda le parole impiegate nel campo della musica: creare una playlist dell’indie italiano mettendoci dentro canzoni specifiche. Canzoni dalle quali si può estrapolare una parola o un’espressione particolare che viene approfonditamente analizzata.

Prendiamo un esempio, subito, per capirci meglio.

Dopocena, il 21 ottobre è capitato di vedere condiviso su facebook un fotogramma preso dall’ultimo video di CalcuttaKiwi, e sopra questa immagine, è fortemente evidenziato il verbo “pungicare”.

Ecco l’immagine, dalla pagina facebook Treccani

Ecco, uno magari pensa che sia il solito amico che condivide qualcosa di Calcutta per fidanzarsi un po’; invece no, invece si nota che questa foto l’ha condivisa la pagina ufficiale dell’Istituto Treccani. A questo punto avete la mia attenzione, visualizza altro:

A volte l’amore può esprimersi usando forme arcaiche della nostra lingua. È il caso di “pungicare” (o “puncicare”), un termine desueto (pensate che lo usava Carlo Goldoni) rimasto però nel dialetto romanesco. Il significato è quello che state immaginando: pungere, punzecchiare, anche in senso figurato.
In “Kiwi” di Calcutta, l’uso figurato è rafforzato dalla metafora dell’alveare sotto il cuscino, che introduce i versi in cui il narratore dichiara all’amata di essere disposto a farsi punzecchiare e, più avanti nel testo, a subire dispetti ben più pesanti.

Una piccola curiosità sul titolo del pezzo. Calcutta è originario di Latina, dove il kiwi è coltivatissimo, tant’è che nel 2004 il Kiwi di Latina è stato registrato tra i prodotti a indicazione geografica protetta (IGP), come vi abbiamo raccontato qualche mese fa.

Ecco, questa è la didascalia che Treccani ha allegato a quella immagine. Ma non è finita qui:

Ah, mondo cane! Il fine settimana volge tristemente al termine, struggiamoci con l’amore tormentato di Calcutta, che entra nella nostra playlist su Spotify

E segue il link, che a quel punto non si può far a meno di aprire. Ed ecco che si scopre che la Treccani sta creando una playlist in continua evoluzione che si intitola Le parole delle canzoni ed è così descritta:

La playlist di Treccani dedicata alle canzoni italiane. Ogni settimana scegliamo una parola da una canzone e ne illustriamo il significato attraverso le definizioni della grande Enciclopia Italiana di Scienze, Lettere e Arti, del nostro Vocabolario e dei nostri dizionari

A questo punto il gioco è fatto, non resta che seguire la playlist e soprattutto andare a cercare gli appuntamenti della rubrica che si sono persi tra le foto pubblicate dalla pagina di Treccani.

Ci spiegano meglio “deficiente” da cosa derivi, ma soprattutto viene definito meglio il “ué”; ci si sofferma sullo “strano” (Vedi mi sentivo strano sai perché) usato da Fabri Fibra in Stavo pensando a te, sulla parola “canaglia” che compare in New York dei Thegiornalisti (che ricorrono anche con Riccione, con la parola “schiaffo”). E ancora compare Punk sentimentale dell’ormai andate Le luci della centrale elettrica, c’è Cosmo, Brunori Sas, Ghali, ci sono i Coma Cose, Verdena, Baustelle.

Ah, poi, nonostante per ora la linea sembri quella di analizzare canzoni provenienti da anni recenti, un’eccezione la si fa per Franco Battiato, che entra in Le parole delle canzoni con Bandiera bianca.

La stessa bandiera che bisogna sventolare davanti alla strategia comunicativa adottata da Treccani, perché hanno vinto loro, senza dubbio, dimostrandosi in grado (questa playlist è solo uno dei tanti esempi) di traghettare lo sterminato patrimonio culturale dai pregiati volumi cartacei, anche sugli schermi.

Veniamo al dunque. Ecco qui la playlist Le parole delle canzoni, che linkiamo invitando a completare l’esperienza con la lettura delle spiegazioni, che come detto, trovate tra le foto della pagina facebook di Treccani.