La trap è, insieme all’indie, il genere musicale che nel 2016 in Italia ha avuto più successo e diviso al tempo stesso pubblico e critica: si amano o si odiano, apparentemente senza vie di mezzo (se non fosse per Carl Brave x Franco 126). Il genere ha raggiunto un livello tale di popolarità che, tanto per dire, ne ha scritto pure Tv Sorrisi e Canzoni, per cui non staremo qua a spiegarvi l’etimologia della parola trap, o a citarvi i nomi di chi ha dato vita a questo sotto-genere del rap in USA, ma cercheremo di fare il punto della situazione dopo un anno in cui è diventato un fenomeno anche in Italia.

Per farlo non c’è occasione migliore del nuovo singolo firmato Charlie Charles, uscito ormai da qualche giorno, una posse cut che vede protagonisti Sfera Ebbasta, Ghali, Izi, Tedua e Rkomi. Ma chi sono innanzitutto questi 5 bimbi? Di seguito vi diamo uno spaccato della scena, partendo dai protagonisti del video appunto (che rappresentano Milano e Genova) scendendo fino a Roma.

Charlie Charles

Charlie Charles è il produttore di punta della scena italiana (seguito da Chris Nolan e Sick Luke), autore delle produzioni di due dei maggiori esponenti del genere: Sfera Ebbasta e Ghali, i primi ad essere entrati nel mainstream e ad aver avuto un successo a dir poco inaspettato (passaggi radiofonici nelle maggiori emittenti nazionali, dischi d’oro/platino, concerti sold-out e strofe sulla bocca di chiunque).

Sfera Ebbasta

Dopo il debutto indipendente con il mixtape XDVR (che contiene la hit underground Panette), si fa notare grazie allo street single Ciny che diventa presto un vero e proprio tormentone. Da qui all’ingresso in Roccia Music il passo è breve.

Nel 2016 viene pubblicato per DefJam/Universal l’album omonimo, in cui questa volta per scelta il nome di Charlie Charles non compare (ma è solo un dettaglio, visto che il suo apporto al progetto è fondamentale e forse anche più importante di quello di Sfera stesso). Disco d’oro e una risonanza tale a livello nazionale che arriva a farli odiare da certi puristi della scena rap che prendono le distanze e li additano come il male assoluto, cosa di cui giustamente se ne sbattono continuando a riscuotere sempre più successo anche al di fuori dei confini nazionali. Ai puristi di cui sopra bisogna comunque dare un minimo di ragione perché tolte le basi Charlie e tolto l’autotune quello che rimane è poco, troppo poco (la prova nel video qua sotto).

Sfera ha avuto il merito di sdoganare la trap – come la si conosce ora – in Italia, introducendo elementi estetici legati a questo mondo anche nei video grazie all’ottimo lavoro di Alessandro Murdaca (riferimenti già presenti nei primi lavori) rifacendosi al classico immaginario americano legato alla purple drank (Blunt & Sprite, No Champagne, Tutti Scemi).

Ha recentemente pubblicato un nuovo inedito, Dexter, accompagnato da un video realizzato da Federico Merlo.

Ghali

Nato a Milano da genitori immigrati dalla Tunisia, tristemente famoso nel mondo del rap italiano per aver preso parte ad un progetto tanto criticato quanto deriso come Troupe D’Elite (che di elitario aveva ben poco), da cui è poi successivamente stato in grado di ricominciare, grazie anche al contributo di due ottimi produttori come Chris Nolan e Charlie Charles e a una serie di video che hanno attirato l’attenzione di molti.

Lontano anni luce dai primi lavori poco felici, continua a non brillare per contenuti (Cazzo Me Ne, Dende), ma riesce ugualmente ad avere di canzone in canzone sempre più seguito, scrivendo anche brani davvero interessanti (Wily Wily). La svolta vera e propria avviene però con Ninna Nanna, diventato in poche settimane disco d’oro solo con gli streaming su Spotify (dove in un solo giorno è stato il singolo più ascoltato di sempre in Italia, battendo il record appartenuto in precedenza a Benji & Fede), e la presenza nel cartellone del Club to Club fa capire che inizia ad essere preso seriamente in considerazione anche al di fuori della fanbase che si è costruito grazie al web.

A febbraio 2017 pubblica il nuovo singolo Pizza Kebab, successo caratterizzato da un mix di citazioni di cartoni manga, fumetti e temi sociali come il razzismo. È passato dall’essere un fenomeno urban del web a uno dei nomi più contesi dalle case discografiche, riuscendo nella non facile impresa di farsi apprezzare da vecchi e giovani.

L’album di debutto, inutile dirlo, è uno dei più attesi dell’anno e dovrebbe uscire prima dell’estate.

Izi

Nato in provincia di Cuneo, ma cresciuto a Cogoleto (Genova), Diego Germini non ha avuto una vita facile (divisa tra tribunali e ospedali) e questo si riflette nella sua musica.

Protagonista del film Zeta (uscito l’anno scorso) ha già alle spalle un disco ufficiale (Fenice), scritto e registrato durante le riprese del film e uscito per Sony in collaborazione con Thaurus. Il titolo prende spunto da problemi di salute (è diabetico da 10 anni) che l’hanno mandato in coma; si parla perciò di una rinascita prima fisica poi mentale.

Il suo debutto è stato seguito passo dopo passo da Shablo, e anche grazie al film è riuscito ad arrivare nelle radio nazionali con il singolo Scusa. In un genere che non fa della profondità dei testi il suo punto di forza, Izi si distingue per essere tutt’altro che banale: Pianto è il primo singolo di un nuovo album che dovrebbe uscire quest’anno, sempre sotto la supervisione di Shablo.

Tedua

Nativo di Genova ma residente a Milano, Tedua come Izi ha avuto un’infanzia difficile, tra case popolari e affidamenti. Ha uno stile che in molti amano ma che allo stesso modo altri trovano insopportabile: c’è chi lo accusa di non sapere andare a tempo e chi invece lo apprezza per questa sua capacità di rappare off beat. Fondatore della Wild Bandana Crew (di cui fanno parte anche Izi, Vaz tè, Ill Rave, e Sangue), ha pubblicato con il nome di Duate l’EP Medaglie D’Oro nel 2014 insieme a Vaz tè per poi iniziare a collaborare con Sfera (Mercedes Nero) a cui è seguito il suo primo mixtape Aspettando Orange County nel 2015.

Con il supporto di Thaurus, ha fatto uscire in free download nel 2016 Orange Countyprodotto da Chris Nolan e Charlie Charles, che contiene le hit Buste Della Spesa e Lingerie. A gennaio 2017 esce la versione rinnovata e definitiva del mixtape (Orange County California), con 6 tracce inedite, non più in free download ma sulle piattaforme digitali a pagamento, anticipata dal singolo Pugile, prodotto ancora una volta dalla premiata ditta Nolan e Charles.

Ha annunciato un disco ufficiale per la metà del 2017 (che uscirà per l’Universal) e due mixtape (di cui uno solista e Drilliguria Wb con Nader, Vaz tè, Bresh, Disme, Izi, Rkomi, Sangue, Ill Rave). Si può dire tutto e il contrario di tutto di Tedua, ma non che non trasmetta passione per quello che fa.

Chris Nolan sta a Tedua come Charlie Charles a Sfera Ebbasta: sarà interessante vedere se il lavoro di questa coppia riuscirà ad ottenere lo stesso successo.

Rkomi

Il golden boy che ha messo tutti d’accordo e su cui tutti scommettono forte per questo 2017, è questo ragazzo di Calvairate (Milano) poco più che ventenne che, dopo appena qualche anno di gavetta, sembra davvero destinato ad arrivare più in alto di tutti. Una proprietà di scrittura e urgenza espressiva fuori dal comune e la totale assenza di cliché e luoghi comuni del genere sono i suoi punti di forza, oltre la genuinità e naturalezza con cui si racconta.

In Calvairate Mixtape, il suo primo lavoro uscito nel 2014, era un diamante grezzo che è poi riuscito a splendere e a vivere di luce propria due anni dopo con la pubblicazione di quel gioiellino che è l’EP Daisen Sollen, con il quale è riuscito ad arrivare al primo posto della classifica Viral di Spotify con Aeroplanini di Carta e ad approdare in seguito su Roccia Music. Daisen Sollen, Sissignore, Oh Mama, 180 e la collaborazione con The Night Skinny in Fuck Tomorrow oltre alla sopracitata Aeroplanini di Carta sono canzoni di una freschezza, spontaneità e una qualità che manca da troppi anni nel panorama musicale italiano.

Il suo primo album ufficiale sarà curato da Marracash e Shablo, di cui abbiamo avuto una prima anticipazione con il singolo di presentazione Rossetto, prodotto da Nebbia.

Vegas Jones

Da Cinisello Balsamo, debutta sull’etichetta Honiro nel 2015 con Oro Nero, che suona come un mix tra Fedez (24 ore) ed Emis Killa (Motorello). L’anno seguente decide di cambiare e di affidarsi alla Dogozilla Empire di Don Joe (Club Dogo) e Alberto Mazzocato Martinazzo (in arte Small White) con cui pubblica un nuovo singolo (Papi Papi) che andrà a comporre poi il nuovo mixtape Chic Nisello.

Il salto di qualità si può notare prevalentemente da come vengono realizzati i video (Bel Air, Trankilo, Aifon) perché le canzoni in sé continuano ad essere un po’ poca cosa (Bellavita, Prego).

Achille Lauro

Anche se con il suo ultimo album (Ragazzi Madre) si è allontanato dal genere, non si può parlare di trap in Italia senza citare Achille Lauro, uno dei pochi che incarna completamente la definizione originale del termine. Non c’è finzione nei suoi testi, è un ragazzo che la strada l’ha respirata e vissuta veramente e per contenuti e stile è quanto di più reale ci possa essere. Pensate a chi ha dato vita a questo genere in America (Young Jeezy, Gucci Mane, T.I.) e considerate che lui – rapportato alla realtà delle periferie italiane – ha vissuto le stesse cose (non facendo però i miliardi, a differenza loro). E, difatti, non c’è glorificazione nei suoi testi, ma solo racconti di vita vissuta.

Dopo il mixtape Barabba, esce in free download nel 2014 per Roccia Music il primo album (Achille Idol Immortale), che non si può considerare un disco di puro trap perché ci sono comunque diversi brani strettamente rap come Contromano Real Royal Street Rap. L‘anno successivo con la pubblicazione di Dio C’è avviene il vero e proprio debutto ufficiale (anticipato dall’EP Young Crazy) dove spiccano canzoni come Bonnie & Clyde, Pusher. Seguono i singoli inediti Occhiali Da Donna, Wow, Cenerentola, Miami Beach e la hit A Casa De Sandro, lascia Roccia Music e fonda la No Face Agency dove prosegue con la pubblicazione di inediti (In Paradiso/Disneyland) che fanno da ponte con il nuovo album Ragazzi Madre.

Recentemente è diventato un meme virale per i famosi insulti in autotune rivolti a un regazzino che gli lanciava del ghiaccio durante un live.

La costante è la sinergia con il produttore Boss Doms e un edonismo sempre più marcato sia nei testi che nella cura dell’estetica, con rimandi a marchi d’alta moda e a una vera e propria filosofia del fasto, senza tralasciare comunque mai la componente street che lo contraddistingue da sempre (Amico del Quore) e aspetti psichedelici che ricordano (anche nei video) con le debite proporzioni, i migliori A$AP Rocky e Young Thug (Coca Cola Light, Maharaja).

In ogni caso, piaccia o no, per attitudine, concezione e contenuti è quanto di più vero e vicino c’è in Italia all’origine della trap.

LAIOUNG

Chi dice di saper far tutto, spesso non sa fare quasi niente.

Si potrebbe riassumere così artisticamente Laioung, nato a Bruxelles da padre italiano e madre della Sierra Leone, rapper/produttore/chitarrista/pianista: un insieme di capacità che sulla carta avrebbero dovuto trasformarlo in un artista completo a 360 gradi, mentre in realtà non riesce veramente ad eccellere in qualcosa in particolare.

Laioung conosce diverse lingue, e questo ha giocato a suo favore, lo ha portato infatti a collaborare con artisti ed etichette dall’Europa al Canada, dove le ha provate proprio tutte: dall’r&b più classico (Keeping Our Love Alive), ad un’idea tutta sua di soul dalle contaminazioni urban (Cieux Noirs), passando per il rap multilingue di Freebars e quello più street di Mama Always Told Me, fino ad arrivare al trap in francese (T.L.S.D.) e in inglese (Trilla). Versatile? No, più probabilmente un artista che non sa cosa vuole veramente fare nella vita, che incide un disco in italiano (Ave Cesare) mentre si trova a Toronto in attesa del visto per andare ad Atlanta, che ottiene però tornando in Italia dove decide poi di fermarsi.

A sua detta “La gente in Italia è addormentata e non ha avanguardismo“, cosi ci ha pensato lui nel 2016 a svegliare tutti a colpi d’avanguardia (…): in Veri Per Sempre dimostra di essere il peggior mix tra Future e Drake, e in Petrolio (“Il 17 aprile voteremo sì”) chiede compensi proporzionati a quanto vale in 6.000€.

voglio 6.000€ o non vengo/6.000€ o non parlo/L’intervista 2.000€, il concerto 20.000€/Te lo giuro che non vengo, te lo giuro che non vengo/6.000€ o non vengo/Parla col mio avvocato/Io non posso negoziare, parla col mio avvocato…6.000€, non vengo neanche per 2.000€ non sono abbastanza/Perché dormivamo per terra sopra le coperte/Dobbiamo arredare la stanza.

La svolta, però, avviene nel pezzo Giovane Giovane insieme a Izi e Tedua, e da lì a poco, visti anche i riscontri positivi pubblica Quello Che Voglio, nuovo inedito accompagnato da un video dove telefona con i soldi e sostanzialmente fa quello che vuole. Oltre a un featuring nel nuovo disco di Fabri Fibra, questo 2017 vedrà ben due lavori in uscita (entrambi per Sony), l’album Ave Cesare – Veni, Vidi, Vici, composto da alcuni dei brani sopracitati e nuovi inediti (tra cui Vengo Dal basso feat. Guè Pequeno) e il primo disco della crew italo-africana RRR Mob, già anticipato dal singolo Wooh. E se dovesse inspiegabilmente diventare un fenomeno nazionale, forse la traccia in collaborazione con Young Thug potrebbe vedere la luce del sole.

L’unico motivo plausibile per cui è stato messo sotto contratto da una major è la speranza di replicare il successo di Ghali, oltre a voler cavalcare l’onda del fenomeno musicale del momento.

DARK POLO GANG

La gang non si infama. Triplo sette su ogni cosa. Pollo e cocaina. Gang, bitch! Mazzettate sotto i denti.

Un fenomeno del web che grazie a queste (e altre mille) citazioni virali ha contagiato chiunque negli ultimi mesi. Un successo ottenuto grazie a liriche talmente piene di stereotipi e luoghi comuni del genere che scadono irrimediabilmente nel ridicolo: il motivo per cui possono essere considerati parte della scena è per le produzioni di Sick Luke, che rispettano i crismi della trap, ma per contenuti e credibilità sono sullo stesso piano di Bello Figo Gu e Il Pagante – ed è proprio questo il segreto del loro successo.

Pyrex, Side, Tony Effe e Wayne (e Sick Luke): sono i nomi dei piskelletti dark che stanno sulla bocca di tutti, fan e (soprattuto) haters. I loro video sembrano delle parodie: balletti ignoranti, una strana passione per la moda e un linguaggio demenziale (bacini, cuoricini, bufu, ecc) che ha fatto breccia su tanta gente. Hanno avuto la fortuna di aver iniziato in un’epoca dove la pochezza dei contenuti vince più di ogni altra cosa tra i giovani, quindi non c’è da stupirsi dell’enorme riscontro positivo ottenuto.

Per scelta non hanno ancora rilasciato un disco o un singolo sotto un’etichetta discografica (Full Metal Dark è il primo progetto ufficiale, in free download). Non sono presenti su Spotify, ma sono al numero 1 delle tendenze di Youtube Italia ogni volta che esce un nuovo video. Non cantano mai tutti e 4 insieme ma si divertono a cantare spesso in coppia o da soli (Sportswear ad esempio è un brano di Pyxer in feat con Tony Effe). Cavallini assieme a Sfera Ebbasta è il brano che li ha battezzati, mentre il successo al di fuori del GRA è avvenuto grazie a Pesi Sul ColloSportswear, Spezzacuori e Dark Boy.

LAZZA

Dopo anni di mixtape e collaborazioni con crew ed etichette varie (Zero2, Blocco Recordz) il 2017 sembra finalmente essere l’anno buono per la consacrazione di Lazza, ventiquattrenne rapper di Milano, che dopo essere tornato sulla scena in seguito a problemi di salute si è fatto notare negli ultimi mesi con freestyle e una tecnica impressionante, pronto per uscire con il suo primo album Zzala, prodotto dalla 333 Mob di Dj Slait e Low Kidd (Machete). Anticipato dagli inediti Maleducati, DDA e Ouverture, l’album di imminente uscita si preannuncia come uno dei più attesi dell’anno, grazie anche al notevole lavoro in fase di produzione.

CONSIDERAZIONI FINALI

In Italia si può parlare quindi di una vera e propria scena trap, che visti i numeri di alcuni dei maggiori interpreti (Sfera e Ghali su tutti) e le potenzialità di alcuni nuovi nomi (Rkomi, Lazza) è destinata ad espandersi ancora di più nel 2017 e, probabilmente, negli anni a venire. Dal punto di vista musicale abbiamo alcuni produttori che possono competere tranquillamente con i big internazionali (Charlie Charles e 333 Mob su tutti) e, trattandosi di una realtà ancora piuttosto nuova in Italia , è un qualcosa di cui andare fieri.