Se il 2015 era stato l’anno di parecchie sorprese, il 2016 ci ha riportato indietro tante certezze: dai Radiohead ai Bon Iver, non abbiamo avuto modo e possibilità di lamentarci per quanto concerne la produzione discografica dell’anno appena terminato.

Il ferro, però, va battuto quando è caldo, e l’industria discografica non può perdere l’occasione di cavalcare quest’onda di “benessere” del panorama musicale, sopratutto per quel segmento che una volta veniva definito indie e da un po’ di tempo ha potuto evolversi in mainstrindie.

Il 2017, quindi, si prospetta addirittura meglio del 2016, se possibile: già annunciati ritorni importantissimi (The xx, Arcade Fire, The National), e debutti già ingombranti (Sampha su tutti), per un anno che mese per mese promette di sorprenderci tantissimo.

Per presentarvi al meglio il tutto, vogliamo accompagnarvi giorno per giorno nel racconto di un anno che ha tutte le potenzialità per divenire magnifico, e non c’è niente di meglio che prepararvi passo passo a quanto sta per arrivare.

Andiamo a vedere, dunque, quali sono i dischi più attesi di gennaio, il mese che dà il LA al 2017, e che ci ha già regalato Reflection, il nuovo disco di Brian Eno (uscito oggi per Warp).

Bonobo – Migration, 13 gennaio

Il ritorno di Bonobo è uno dei più hyppati dell’anno. L’elettronica calda del produttore britannico promette grandi cose e grandi numeri, sopratutto. Abbiamo già potuto ascoltare vari singoli estratti da Migration, e sembrano tutti promettere benissimo.

The xx – I See You, 13 gennaio

Dopo il self-titled di debutto e il sophomore Coexist, gli xx si sono imposti sull’intero panorama musicale mondiale. Con I See You, Oliver-Romy-Jamie hanno l’obbligo di garantire continuità e confermare la propria nuova dimensione. L’attesa è alle stelle.

SOHN – Rennen, 13 gennaio

Al secondo album con 4AD, SOHN deve confermare quanto di buono aveva fatto con il debut album Tremors. A conti fatti, il produttore tornerà ad esibirsi in Italia il prossimo 15 febbraio al Circolo Magnolia di Milano.

Baustelle – L’Amore E La Violenza, 13 gennaio

Torniamo in Italia per parlare del ritorno dei Baustelle: Bianconi e soci, con il nuovo album “L’Amore e La Violenza“, in uscita via Warner, hanno l’occasione per dimostrare che sono ancora vivissimi.

Run The Jewels – RTJ3, 13 gennaio

Il nuovo album dei Run The Jewels l’abbiamo già ascoltato tutti (tutti, vero?), perché El-P e Killer Mike l’hanno regalato al mondo il giorno di Natale. Il 13 uscirà in release fisica e sarà lì che dovremo farlo nostro nel vero senso della parola.

Gomma – Toska, 17 gennaio

I Gomma sono una delle band italiane che promette la maggior crescita in questo nuovo anno. Abbiamo ascoltato fino ad ora pochi singoli che ci hanno convinto non poco, e ora non vediamo l’ora di goderci Toska per intero.

Austra – Future Politics, 20 gennaio

I canadesi Austra tornano con un nuovo album dopo un’attesa di oltre 3 anni. La band, al terzo album, promette di fare il salto di qualità, e Future Politics è certamente il modo migliore per compiere il passo.

Brunori SAS – A Casa Tutto Bene, 20 gennaio

Un singolo, pubblicato il 16 dicembre e intitolato La Verità, accompagnato da un video a tema natalizio, ad introdurre quello che sarà il suo 4° album solista. Brunori SAS ha voglia di farci capire che ha ancora molto da dare, e noi saremmo felici di accontentarlo.

Cloud Nothings – Life Without Sound – 27 gennaio

I Cloud Nothings, dopo il terzo album Here And Nowhere Else del 2014, sono una delle band più attese dell’anno. Dylan Baldi sa come si fa, e siamo certi ci stupirà anche questa volta.

Japandroids – Near To The Wild Heart Of Life, 27 gennaio

La losangelina ANTI- Records pubblicherà il nuovo disco dei Japandroids a fine mese. I presupposti per spaccare ci sono tutti, basta ascoltare il brano omonimo estratto dall’album.

Menzioni speciali per i ritorni dei Foxygen, di Ty Segall, il debut album dei Cherry Glazerr, per un gennaio che promette grandi cose, ad aprire un anno che, come già detto, si prospetta magnifico.