Prendi due artisti/anarchici e vegetariani francesi e dai loro a disposizione uno scantinato, alcune chiocciole e delle piccole luci formato Ikea.

Aggiungi a tutto questo un componimento musicale sci-fi sullo schema stilistico del compianto Jóhann Jóhannsson e dai tutto in pasto ad una telecamera. Ecco come nasce il progetto artistico Slow Pixel di Elizabeth Saint-James e di Cyril Leclerc.

Nessuna chiocciola ha sofferto, assicurano i due artisti che stanno portando a Londra il loro progetto visivo-musicale.

Il risultato è un ipnotico balletto di chiocciole che si muovono fluidamente sul pavimento, creando un suggestivo gioco di luci ed ombre e, dove (assicurano nuovamente i due artisti) anche i visitatori ne escono arricchiti. Fermarsi a contemplare questi movimenti e questa imprevedibile occupazione degli spazi ha, infatti, effetti calmanti sulle persone, che si tranquillizzano e che, senza saperlo, diventano anche parte attiva dell’opera d’arte, occupando a loro volta altrettanti spazi vuoti.

Qui di seguito un breve teaser da mettere in loop.