Poche cose riescono a mettere tutti d’accordo: quest’annata musicale ha sancito il ritorno di numerosi artisti autorevoli ed è stata accolta, quasi unanimemente, con giubilo dagli amanti della musica, al contrario del (fin troppo) bistrattato 2015. Puntuali come ogni anno, no matter what, rieccoci a parlare dei Thee Oh Sees, che fanno della fecondità artistica uno dei loro cavalli di battaglia. L’ennesimo tassello del personalissimo bignami garage-rock di John Dwyer è stato anticipato dal singolo Fortress e da un live album a San Francisco. Entrambi i lavori evidenziano un cambiamento piuttosto marcato nelle ritmiche della band, grazie al cambio di lineup, che adesso prevede (ben) due batteristi.

A Weird Exits rappresenta il secondo capitolo del manifesto psichedelico della band californiana e si colloca, sia come riferimenti sonori che a livello qualitativo, tra Carrion Crawler/ The Dream (secondo molti, il loro capolavoro) e Mutilator Defeated At Last. Il sound sembra leggermente più levigato rispetto agli standard dwyeriani, il che potrebbe rappresentare un plus per chi non fosse avvezzo alle asprezze lo-fi.
Il menù, nonostante tutto, è piuttosto ricco: si passa dalle badilate sulle gengive di Ticklish Warrior e Plastic Plant (che riprendono il percorso intrapreso con Mutilator) alla jam strumentale robotico-dadaista di Jammed Entrance.
Dead Man’s Gun e Gelatinous Cube sono gli episodi più hendrixiani del lotto, dove Dwyer dà sfogo alla sua verve chitarristica accompagnato con vigore dal duo Rincon-Moutinho dietro i tamburi: ogni singola nota sembra improvvisata, mai di troppo e a livelli d’intensità tali che sembra davvero difficile stabilire dove inizi e dove finisca la dimensione live per i Thee Oh Sees. Crawl out from the Fall Out e The Axis chiudono l’undicesimo LP dei losangelini, omaggiando il pop psichedelico di matrice anni ’60.

A Weird Exits ci conferma che la schizofrenia di Dwyer è direttamente proporzionale alla qualità delle sue produzioni, nonostante non segni un particolare cambio di direzione nella discografia dei Thee Oh Sees. Ah, giusto per capire di chi stiamo parlando, mentre sto scrivendo queste righe è prevista l’imminente uscita di un nuovo lavoro.Aiuto.

Tracce consigliate: Gelatinous Cube, Jammed Entrance