La batucada non è che sia proprio un ascolto per tutti, eppure i Ninos Du Brasil ne hanno fatto uno strumento per creare un mondo affascinante, arcano e sciamanico, brutalmente istintivo e oscuro, racchiuso in un album, Novos Mistérios, che appena finisce viene naturale far ripartire da capo, perché è un vortice di sensazioni in cui è facile rimanere intrappolati e da cui è impossibile rimanere indifferenti.

Già dediti alla rivisitazione della batucada (uno stile percussivo brasiliano con molte affinità alla musica tribale africana) in chiave electro sin dal debut Muito N.D.B. di due anni fa, i Ninos con il sophomore fanno il definitivo salto di qualità a livello internazionale: oltre ad avere un singolo in prossima uscita per niente meno che la DFA, pubblicano questo disco sulla Hospital Production di Dominick Fernow a.k.a. Prurient a.k.a. Vatican Shadow a.k.a. quello che suonava con i Cold Cave a.k.a. tantissime altre belle cose. Sicuramente la Hospital Production (arrivata a essere venerata come una delle label più oscure in circolazione grazie alla sua specializzazione in materie quali noise, industrial, black metal e, negli ultimi anni, techno) non è certo l’etichetta su cui ci si aspettava di sentire la batucada e invece Novos Mistérios non solo è un album che trova comodamente posto nell’etica della label, ma rafforza anche l’espansione estetica che essa sta vivendo.

L’equilibrio è compensato dal fatto che i rapporti dei Ninos con Dominick Fernow (visto sul palco insieme a loro in Italia la scorsa primavera) abbiano sicuramente favorito questa svolta artistica. Le basi affini all’electro dello scorso disco su cui andava a svilupparsi la loro batucada si sono ora evolute verso una buia e potente techno, che trasfigura l’animo tribale portandolo in una dimensione di dialogo uomo-macchina fatta di contrasti (istintivo-meccanico, tribale-robotico, antico-futuristico, rito sciamanico-rave) che rendono ancora più coinvolgente l’atmosfera: un rave misterioso e onirico ritratto egregiamente nella title-track, in cui le tinte che coloravano Muito D.N.B. si incupiscono.

Per farla semplice: il cambio tra Olhar Das Folhas e Sombra Da Lua e il connubio indicibilmente perfetto tra techno e batucada di quest’ultima fanno urlare al miracolo, Essenghelo Tropical ha un tiro che risveglia l’animale addormentato nell’animo umano, l’ossessiva Sepultura con i suoi screzi industrial vi condurrà facilmente alla pazzia. Per il resto sentitevi come suonerà il Carnevale post-apocalittico di Rio nel 3014.

Tracce consigliate: Olhar Das Folhas / Sombra Da Lua, Novos Mistérios.