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? In the eve of the summertime, true love only party time, eh eh ? (Smut!).

È un’ora che sto qui a suonare il citofono, lo sto facendo anche a ritmo come scritto sul volantino. Puoi essere a ritmo anche senza fare sto casino. Te piuttosto di lamentarti cerca di trovare qualche indizio dalla finestra. Vedi qualcosa? Sì. C’è un televisore acceso con una scritta che va e viene. Funkytown.

Party, she’s at the monster party ? (The Glitzy Hive).

Che fastidio le frasi al neon senza logica. Ce n’è una qui che dice: “Vega is here”. Chi è sto Vega, quello di Street Fighter? No coglione, è il moniker che usava Neon Indian per fare quella musica ipnagogica che ascoltavamo al mare. A quanto pare Alan Palomo aveva due ore di materiale sul suo pc prima che gli venisse rubato nella sua casa a Brooklyn; dopo il misfatto si è preso una pausa e ha cambiato processo creativo, pensando VEGA INTL Night School come il canovaccio di una storia con una colonna sonora da urlo. Se è qualcosa di simile alla cassetta che mi ha passato ieri stasera scatta il fuoripista.

Street level line of sight. With a head full of pesticide ? (Street Level).

Il suono Neon Indian viene ristrutturato e tappezzato da groove danzerecci, gusto del grottesco e storytelling di strada; Alan canta i delitti e le pene di essere uno della discoteca, lo fa quasi d’istinto, con una voce estranea dall’Hi-Fi compatto delle basi e, confondendosi nei suoi synth fumanti, la sua presenza sparisce magicamente, tra il funky soprannaturale di Cerrone e la bellezza abominevole di Ariel Pink.

Cause we all know how to do the side walk. Yeah we all learned how to do the side walk ? (Street Level).

Quante piume ci sono in questo posto! Scusa mi sono distratto, sono rimasto a quando dicevi del moniker, che sarebbe? Lascia stare. Sono giochetti di personalità dell’era pre-internet. È quando si annichiliscono che viene fuori un film bizzarro come Vega Intl Night School, come masticare la gomma incollata sotto questo vecchio flipper e ritrovarne lo stesso sapore di un tempo.

There won’t be heartbreak in the room tonight ? (Techno Clique).

Inserisci una moneta qui, in questo con il pagliaccio Bozo. La sigla non ti sembra di averla già ascoltata? In realtà la sta suonando Alan dietro quelle montagne di tastiere. Possibile che aspettava noi per poterla suonare?

A vision, mist or trick (Annie).

Questi riff di chitarra così cadenzati e sciccosi non sfigurano neanche in slow motion. Tipo questo pezzo, rallentato, è chiaramente un motivo reggae. Ballala come vuoi, io vado a provarci con quella.

? È così che vive la discoteca ? (Slumlord).

Non vedo più nulla, oltre a lei. Entrano le ballerine con i boa, piume ovunque. Saranno i pesticidi, ma è tutto così strano e bello. Il grossolano è un canone di bellezza e vivere la discoteca come nel gioco arcade Dance Dance Revolution è nella norma, sta tutto nel credere alle illusioni. Anche se i trucchi di VEGA INTL Night School sono coreografici e sgangherati, il buzz che Neon Indian ha generato intorno al suo terzo lavoro è degno di un’improvvisata apparizione di Houdini. Potete anche smascherarlo, ma poi che gusto c’è.

Tracce raccomandate: Smut!, Street Level, Slumlord.