Dopo averci incantato con un Ep di ottime speranze, un singolo stupendo come Hurricane, è arrivato il momento della pubblicazione del primo LP per i newyorchesi Lizzy Plapinger e Max Hershenow, in arte MS MR.
Il disco si apre con la già citata e bellissima Hurricane, che con le sue linee ritmiche ampie e tetre, squisiti arrangiamenti vocali e una delicata attitudine pop, ricorda in incipit le altissime aspettative create per questo esordio. Con la successiva Bones entriamo nel vivo del materiale nuovo: ancora una volta ci avvolgono arrangiamenti perfetti, tetri, coinvolgenti, ipnotici e assolutamente mai noiosi, e, tra archi, pianoforti, sintetizzatori e voci eteree la delicata ma profondissima ipnosi creatasi a primissimo impatto avanza. Ash Tree Lane è un altro ottimo pezzo; come al solito i vocalizzi sono da oscar, l’arrangiamento è epico senza tuttavia sfiorare mai il rischio del barocchismo, e, fra trombe e ritmiche serrate, i due bravi giovini continuano ad incantarci con assoluta proprietà, rapendoci con composizioni che solo solo Morricone dopo tanta droga avrebbe potuto incastrare così bene. Con la traccia successiva Fantasy ci accorgiamo del primo ed unico aspetto carente, che qua e là fa capolino lungo la tracklist, costituito dallo stile metrico delle liriche della bravissima Lizzy, che, troppo vicino a quello di Florence And The Machine, tende ad influenzare in questo senso anche l’arrangiamento del brano, che sarebbe di per sé un altro ottimo pezzo.

Non farlo più. Mai più cali di tensione prima dell’esplosione, claps e metriche serrate, per favore, che tu, nostra carissima Lizzy, sei più brava, bella e simpatica.

Basta però l’intero del successivo Dark Doo Wop ed i suoi incantevoli vocalizzi, eterei ma allo stesso tempo avvolgenti, a farci perdonare il cattivo odore del brano precedente. L’album prosegue per il resto senza deludere le pur alte aspettative, offrendoci vere e proprie delizie, quasi mai momenti morti e facendoci ulteriormente immergere in quella forma ipnotica subentrata dall’incipit. Head Is Not My Home ha una ritmica bellissima e serrata, suoni curatissimi e ottime dinamiche; Salty Sweet, momento spiritoso del disco, ci offre una bella linea melodica root blues sopra ad un timido hammond, arricchito poi da armonizzazioni vocali come al solito notevoli. Think Of You è il momento più pop dell’album, che riesce tuttavia, grazie ad una meticolosa attenzione nella gestione di arrangiamenti e dinamiche, a destare interesse e risultare soddisfacente. Le tracce successive Twenty Seven e Btsk si inseriscono con delicata prepotenza nelle nostre testoline sempre meno vigili, fatte poi sussultare dall’epico crescendo di No Trace, che ci conduce direttamente alla bellissima conclusione This Isnt Control.

In generale un ottimo lavoro, potente ed allo stesso tempo delicato, tanto aereo quanto profondo, cupo e coinvolgente. Un esordio che avercene. Peccato solo per l’identità vocale della Plapinger, che, nel confronto con altre personalità artistiche analoghe (Florence in particolare), tende a volte a vacillare. Tuttavia, senza dimenticare che questo che abbiamo in mano è un esordio, non possiamo non fare i complimenti ai due, e correre a riascoltare il disco, che, nonostante qualche piccola pecca, si presenta maturo e interessante, confermando il sentore che MS MR sia un progetto davvero promettente. Teneteli d’occhio.

Recommanded Tracks: HurricaneBones

7.7/10