TrickEtichetta: Lilac Records
Anno: 2014

Simile a:
Burial – Untrue
Massive Attack – Mezzanine
Eagles – The Very Best Of

Kele è un tipo lungimirante. Coi Bloc Party ha contribuito più che egregiamente a lanciare il revival post-punk di metà anni ’00. Non appena ha visto che con loro non ne azzeccava più una (vedi: da Intimacy in poi), ha prontamente scoperto un provvidenziale amore per la musica dance, realizzando in solitaria The Boxer, un album dalle ritmiche spinte, senza chitarre e coi dei synth belli ciccioni: tutto questo proprio nel periodo in cui la scena dance anglosassone iniziava a esplodere. Adesso però sembra essersi reso conto che, con l’età che avanza inesorabile, stare dietro ai ragazzini raver potrebbe non essere un buon investimento, e sempre rimanendo nell’ambiente dell’elettronica sembra aver voluto cambiare velocità, rallentare, realizzare quello che alcuni chiamerebbero un album più “intimo”. Ma dato che l’espressione “intimo” sarebbe meglio lasciarla confinata agli spot dedicati ai quei giorni un po’ speciali invece che utilizzarla per descrivere dischi, ecco quello che si intende.

Avete presente quello strano genere che viene classificato come Adult Contemporary? Quelle playlist di musica inoffensiva, rilassante, in cui a un certo punto salta fuori ad esempio Eric Clapton, destinata ad adulti di mezza età che vogliono rilassarsi tornati a casa dopo una giornata di duro lavoro, qualcosa che però non li faccia sentire troppo banali o vecchi? Ecco, questo è un disco adatto alle stesse identiche situazioni, semplicemente per gente che ancora la mezza età non l’ha raggiunta (ma che probabilmente non la vede poi così lontana).

La situazione migliore a cui possa pensare per l’ascolto del disco è durante una giornata uggiosa e piovigginosa, in coda in tangenziale, per mitigare lo stress, oppure appena tornati a casa, in una serata solitaria, guardando le gocce di acqua che scendono lungo i vetri mentre sorseggiate un tè. A parte qualche piccola eccezione (Doubt, a grandi linee una F For You meno ispirata, e Closer, in cui all’intro alla XX è affiancato un ritornello con synth trance che gli XX li farebbe disperare), tutto il resto dell’album è così: soft. Anonimo. Le canzoni si susseguono creando un tappeto sonoro più che un disco compiuto, sono perfette per distrarsi e per non farsi ricordare. Mentre scorrono, potrete finire la vostra tazza di tè. Fumare una sigaretta. Prepararvi una cena veloce. E poi addormentarvi sul divano, che domani vi aspetta un’altra lunga e stressante giornata.

Traccia consigliata: Stay The Night.