La prima cosa da sapere è che gli Hop Along ruotano attorno alle grandi capacità vocali e compositive della frontgirl Frances Quinlan. Non vi ricorda qualcuno la voce di Frances? Certo! A primo impatto rimanda a Katie Crutchfield aka Waxahatchee, ma la potenza vocale disperata ed esausta che Frances riesce a dare, Waxa non la raggiungerà mai. Ed è qui che subentra nella mente e nell’udito Allison Crutchfield, sorella di Katie, voce e chitarra degli Swearin’, che riesce a toccare sia i toni delicati della sua gemella, che altri più rabbiosi. Ma nonostante questi primi accostamenti sonori, la nostra cara Frances riesce ad emergere positivamente, mostrando sempre una grande e sofisticata personalità.

Se il primo album del gruppo, Get Disowned, era un lavoro freak-folk che spaziava da quiete a rabbia garage-punk, questo Painted Shut va a sondare territori più aggressivi (forse grazie anche alla produzione di John Agnello – Sonic Youth, Dinosaur Jr., Kurt Vile). Il disco lascia gran parte delle vecchie sonorità dietro alle spalle, espandendosi verso quella mistura di dolcezza e core tornata in vigore con band quali Speedy Ortiz e Perfect Pussy. Il sound comunque non si discosta molto dalle gemelle Crutchfield (The Knock, I Saw My Twin) e dagli stessi Ortiz, seppur meno cerebrali e matematici (Buddy In The Parade, Texas Funeral). Il lavoro si impreziosisce però anche di momenti presi dal loro passato folk: l’acustica e struggente Happy To See Me e la ballata elettrica Horseshoe Crabs.

Ogni canzone è ben riuscita, ma ci sono due aspetti negativi: l’eccessiva lunghezza per il genere (vengono quasi raggiunti i 40 minuti e la stanchezza si fa sentire nel finale), ma tutto sommato questo non è un grandissimo problema; la seconda, più grande, preoccupazione è che dopo svariati ascolti restano in mente le canzoni più easy-listening, (Waitress, Powerful Man e Sister Cities), come se la band fosse capace di sfornare solo dei gran bei singoli, non riuscendo a sfondare quel muro per diventare totale e fondamentale.
In definitiva Painted Shut è un gran bel lavoro, ben eseguito e strutturato, ma non abbastanza per essere considerato la consacrazione della band.

Tracce consigliate: Sister Cities, Waitress