Dopo avervene parlato nel nostro Hype#224 e dopo l’uscita di ben 4 singoli ed un ep, il trio londinese HÆLOS ha finalmente deciso di pubblicare il suo album di debutto: Full Circle.
Un debutto decisamente molto atteso quello della giovane band contando che l’uscita del primo singolo, Dust, risale all’ormai lontano 2014.  Durante tutto il 2015  il gruppo ha infatti girato per gran parte dell’Europa, tessendo una ragnatela che pian piano ha catturato l’interesse di un discreto pubblico.

È quasi impossibile non sentire le varie influenze di gruppi come XX, FKA Twigs Portishead, come se  i migliori musicisti della Young Turks e i pilastri della scena trip hop anni 90 si fossero uniti per creare qualcosa di mai sentitoSia chiaro, l’album non segue uno stile preciso, sarebbe effettivamente troppo restrittivo catalogarlo come appartenente al genere sopracitato. Bisognerebbe badare più che altro a tutta la tecnica che c’è dietro, l’accuratezza quasi maniacale dei suoni, i ritmi secchi hip hop riportati su una batteria acustica, il cantato, sia maschile che femminile, di tre persone differenti con tanto di cori. La voce femminile di Lotti Benardout (che ricorda vagamente Elly Jackson dei La Roux) si sposa infatti benissimo con quelle di Arthur Delaney e Dom Goldsmith, creando un certo equilibrio nei brani.
Ascoltando il disco per intero, senza sapere niente della band, si potrebbe sentire il Moby di Play e 18 come produttore dell’intero lavoro; i sintetizzatori e la drammaticità di Cloud Nine ci riportano infatti a quella sorta di elettronica-pop degli inizi 2000 (Hey there’s our heaven dissolving/Some broken universe unfolding), mentre Separate Lives  ricorda (forse un po’ troppo) il tanto caro Jamie xx e la sua SeeSaw, i ritmi breakbeat, le voci di sottofondo e il cantato per la maggiore femminile, ci portano a capire i modelli ai quali il trio si sia ispirato maggiormente.

Con Full Circle, gli HÆLOS riprendono le loro svariate influenze musicali indirizzandole verso una strada molto più buia, oscurata dall’eclissi di un sole che forse non risplenderà mai più come prima.

Tracce consigliate: Pray, Alone