Credo che Godblesscomputers sia più un’esigenza che un progetto; Lorenzo Nada infatti inizia a palesarsi con questo pseudonimo come blogger, per rispondere alla propria esigenza di comunicare e di lasciare una sorta di diario di bordo della sua esperienza berlinese. Partendo da soundcloud per arrivare alla Fresh Yo! (etichetta con cui ha pubblicato il suo secondo lp Swanism), Lorenzo Nada convoglia in Godblesscomputers l’esigenza di fare musica che lo accompagna da sempre.

A due anni scarsi da Swanism, dopo svariati teaser, esce Veleno album impacchettato in un artwork tra i più belli e curati che io abbia visto negli ultimi tempi.
Ancora prima di premere play il contrasto tra una parola forte e dura come “veleno” e la natura astratta che ricorre nell’arte visiva che accompagna il disco ci prepara ad affrontare un viaggio introspettivo tra natura, macchine e spiritualità. Premiamo play, chiudiamo gli occhi e ci ritroviamo persi in una fitta giungla.
Ci circonda una vegetazione tanto bella quanto ostile e intrisa di un veleno che, corrodendo l’io narrante, crea un varco per un rigenerato equilibrio.

Veleno è un album fatto di campioni, registrazioni ambientali e di quei suoni belli di cui ci si innamora tamburellando su tutto ciò che ci capita sotto tiro nei momenti di noia.
La ricerca dei suoni analogici rappresenta il fondamento su cui si basa tutta la ritmica del disco, e più in generale tutta la produzione marchiata GBC.
I morbidi synth e bassi sono piacevolmente riverberati si amalgamano alla perfezione con le casse gommose e le percussioni taglienti.
Tutti i pezzi, pur mantenendo dei confini precisi che li rendono inconfondibili, hanno un evidente filo conduttore sonoro che li lega indissolubilmente all’atmosfera creata da tutto ciò che fa da contorno al disco.

Il pezzo più interessante è sicuramente Yuan, voci e melodie orientali sorrette da un potente basso che prende in prestito l’attacco da una cassa ben posizionata nel mix. Mi ha riportato alla mente il piacevole ricordo di Acqueous Transmission degli Incubus.

Veleno si presenta da subito come un disco ben riuscito, che lascia l’ascoltatore intorpidito dalla piacevole ambientazione e, grazie anche alla durata ben dimensionata, con la voglia di riascoltarlo subito tutto d’un fiato.

Traccia consigliata: Yuan, I Cry.