Sono passati tre anni dall’ultimo disco della bella FlorenceHow Big, How Blue, How Beautiful – citato anche nel cortometraggio diretto da Vincent Haycock uscito su YouTube un paio di mesi fa – dove l’artista britannica non fa mistero del periodo sentimentale che ha attraversato negli ultimi tempi, anzi afferma che ha fortemente influenzato questo nuovo progetto musicale dal titolo High As Hope. L’intero lavorao è scritto e prodotto dalla cantante londinese insieme al produttore americano Emile Haynie, che ha partecipato in toto alla realizzazione di questo disco, annunciato negli scorsi mesi dall’uscita dei singoli Hunger e Sky Full of Songs.

In tutta la discografia di Florence and The Machine c’è una grande coerenza musicale e stilistica e anche High As Hope non è da meno, ricalcando perfettamente (forse un po’ troppo) i suoni e le melodie che ci hanno accompagnato da Lungs (2009) fino a Ceremonials (2011). Nessuna grossa novità in campo musicale dunque: la voce calda e penetrante di Florence rimane al centro di ogni pezzo, accompagnato sempre da importanti squadre strumentali che includono anche a questo giro archi, pianoforte, cori di sottofondo, l’immancabile arpa che incornicia le strofe di ogni canzone, tamburi e organo (solo per citarne alcuni). Quello che fa la differenza in questo disco sono i contenuti: Florence ha dichiarato infatti di aver chiuso dopo tre anni la relazione sentimentale che la legava all’amico di infanzia (e chitarrista dei The Maccabees) Felix White, e, nonostante sia terminata in maniera pacifica, è stata la fonte di ispirazione primaria nella stesura dei testi di questo nuovo album.

L’intero disco diventa quindi un libro aperto delle emozioni provate da Florence stessa, un mezzo per metabolizzare, per mettere nero su bianco il dolore e il distacco provato nell’ultima fase della sua vita. Non è certo cosa nuova neanche questa, sappiamo bene come moltissimi artisti usino la propria musica come shout out dei propri sentimenti, basti pensare ad Adele, spesso paragonata per potenza vocale a Florence, che ha fatto della fine della sua relazione un album che l’ha consacrata come una delle maggiori pop star dell’ultimo decennio. In ogni traccia di High As Hope c’è il richiamo al tema dell’amore; in Hunger la Welch canta ” I thought that love was in the drugs, but the more I took, the more it took away and I could never get enough, I thought that love was on the stage, you give yourself to strangers, you don’t have to be afraid, and then it tries to find a home with people, oh, and I’m alone” ponendo l’attenzione sul tema della solitudine, anch’esso rimarcato spesso nel plot testuale del disco. In 100 Years la rinascita è un altro aspetto che viene sottolineato “my heart bends and breaks so many, many times ,and is born again with each sunrise” a dimostrazione di come anche la fine di un amore abbia in sé un ciclo ben preciso che porta dal dolore iniziale ad una nuova nascita, sensazioni facilmente riconoscibili per ognuno di noi che lo hanno provato almeno una volta nella vita. The End Of Love segna il picco personale più alto di questo disco, fungendo quasi da traccia cardine con “I dreamt last night of a sign that read, “the end of love” and I remember thinking even in my dreaming it was a good line for a song” dove non è necessario neanche spiegarne il significato, dato che non lascia spazio a nessun tipo di dubbio.

Florence Welch si riconferma essere una grandissima artista, oltre che una performer molto particolare, c’è da chiedersi se non fosse il caso che osasse di più, partendo dal presupposto che con la sua voce potrebbe cimentarsi in qualsiasi altro genere, o stile musicale; l’impressione finale è che sia rimasta nella sua (bellissima) comfort zone, forse anche perché in un momento così della sua vita ha sentito l’urgenza di dover parlare di nuovo ai suoi fan con i suoi mezzi migliori. Dall’inizio alla fine High As Hope è un piccolo viaggio che raccoglie dentro di sé gioie e dolori che l’amore ci può far provare, e Florence Welch come al solito, lo sa fare benissimo.

Traccia consigliata: The End of Love