Loke Rahbek è uno dei protagonisti della nuova scena danese che per comodità chiameremo naziwave: membro dei Sexdrome, fondatore dei Vår insieme a Elias Rønnenfelt degli Iceage, spalla di Hannes Norrvide nei Lust For Youth dall’anno scorso, capo dell’etichetta Posh Isolation (attorno a cui tutte queste realtà sono cresciute per essere poi esportate a livello internazionale). Croatian Amor è il suo progetto solista, di cui faceva parte anche Elias Iceage, quindi probabilmente è ciò che ha dato alla luce i Vår.

Genitalia Garden è una splendida paranoia di 69 minuti in cui accenni di timidi droni synth che profumano di coldwave, white noise, innesti industriali e stranite voci aliene generano un’ambient nebbiosa e struggente. Se ascoltato con la dovuta prontezza di spirito, Genitalia Garden può stregare e ridurre in stato catatonico, paralizzando con la sua malinconia e amplificando ogni sensazione e ogni sentimento. È comunque un disco personalissimo e schiavo di della soggettività dell’ascoltatore: potrà commuovervi, farvi stare male, diventare il vostro disco preferito da custodire gelosamente ed ascoltare ogni notte prima di dormire o potrà lasciarvi completamente indifferenti, ma ascoltato in solitudine con una bottiglia di vino rosso scadente darà sicuramente un miglior gusto al vostro alcool.

È un lavoro minore di un artista prolifico all’inverosimile, ed è proprio questo ciò che rende così importante questo album: pur essendo un lavoro minore è un piccolo gioiello che rapisce l’anima e di riflesso aggiunge ulteriore valore al resto della discografia di Loke Rahbek, che nella sua vita sembra capace di fare soltanto cose fighe. Bravo.

Tracce consigliate: Roman Navel, Under The Crown Of Stars.