The Last Panthers è una mini-serie thriller da sei episodi, prodotta da Warp Films. Come spesso succede per le produzioni d’oltre manica, ha puntato molto sulla qualità: oltre a vantare attori come Samantha Morton (la Precog di Minority Report, due volte candidata all’Oscar) e John Hurt (tra gli altri, mr. Olivander in Harry Potter, anche lui due candidature alla statuette), lo sceneggiatore di Skins e Shameless, Jack Thorne e il regista Johan Renck (Breaking Bad e The Walking Dead), la serie si è avvalsa di David Bowie per il main theme, la traccia Blackstar.

Con tutti questi nomi altisonanti ci si potrebbe scordare, o far passare in secondo piano, chi ha composto la splendida colonna sonora, cioè Clark.

Non capita spesso che un prodotto televisivo sia dato in mano a un certo tipo di musicisti: solitamente il lavoro viene affidato a professionisti del settore, anche se non va dimenticato che la Warp è la stessa casa di produzione dei dischi di Clark.
È comunque interessante vedere come si sia approcciato un artista come lui, che ha spesso svariato tra techno, IDM ed elettronica. Certo, Clark è sempre stato un musicista molto versatile, capace di alternare strumentazione classica ed elettronica, toccando anche generi piuttosto diversi tra loro. Già da un primo ascolto del disco, ci accorgiamo come siano totalmente abbandonati gli alti BPM, che ultimamente avevano fatto le fortune dell’artista, a favore di tracce ambient, scure e crude. I brani ricalcano perfettamente l’atmosfera grigia e l’ambientazione fredda e riescono a far capire il mood dell’intera serie, quasi scortandola, scena per scena.
E se è pur vero che è un album che può funzionare anche a sé stante, è ancora più vero che, con la bellissima fotografia naturale del prodotto finale, rende davvero molto di più. La musica sembra cucita sulle sequenze, suoni e immagini diventano un tutt’uno, ed è questo che rende quasi un peccato dividerle. Clark è un maestro a disegnare i contorni e le sensazioni dei luoghi in cui si svolgono le vicende: che usi  un synth o un piano, poco importa, ci ritroveremo non solo in quella precisa cornice, ma pure in quella precisa situazione.

Se avete voglia di visitare una rigida Belgrado, o un quartiere malfamato di Marsiglia, o degli splendidi paesaggi montenegrini, questo disco fa sicuramente al caso vostro.
Altra bella prova di Clark, che si dimostra sempre di più un artista completo e ispirato.

Tracce consigliate: Back To Belgrade, Actual Jewels