Sono anni che aspettiamo con ansia un nuovo audiolibro, o una nuova uscita dei viaggi intorno al mondo di Clap! Clap!, lo sapeva anche il giornalaio dell’edicola all’angolo. A Thousand Sky è l’edizione che certamente terremo più a cuore perché c’è l’Italia, splendidamente documentata in chiave allegorica, con quel suono ormai cult dei paesaggi sonori dei viaggi di Crisci. Distribuito tramite Warp, ATS è il sophomore degno di Tayi Bebba, album d’esordio che avevamo osannato per il suo taglio antropologico e bizzarro.

Grazie anche all’amore a prima vista con il mercante della world music Gilles Peterson, il valore enciclopedico del processo compositivo di Clap! Clap! ha ricevuto il consenso che merita. Per questo siamo ancora qui ad esaltare il valore culturale della sua musica, lontana anni luce dall’essere banalmente esotica o intrappolata in una nube tropical-wonky. Crisci non è solo un ricercatore di sample, ma è anche un cantastorie, che con la sua sensibilità sopraffina determina il linguaggio capriccioso e festaiolo di queste composizioni, che nascono da una ricerca personale e finiscono nel dare una nuova vita ad una fetta di musica che resterebbe sepolta in documentari in bianco e nero. Tra le varie ispirazioni troviamo, ad esempio, i lamenti siciliani, le filastrocche in sardo, le registrazioni in terre Lucane di Ernesto de Martino e le pietre sonore di Pinuccio Sciola.

Crisci è tormentato dai ghirigori della sua musica così come quegli artisti che per tentare di raffigurare diversi elementi spaziali su tela utilizzavano il capriccio architettonico, che è un po’ come disegnare il Colosseo di fianco al Pantheon. ATS, infatti, è un album più sperimentale del suo predecessore, che passa dalla chill step alla breakbeat sotto il sole cocente del Sudafrica (Nguwe), senza tralasciare le chicche che vi svolteranno la giornata, dal mashup orientale Ode to The Pleiades, alla tribalissima Ar-Raqis, fino alla ballata malinconica Elephant Serenade, un omaggio al buon Flying Lotus che ci legge da casa.

In A Thousand Skies si sente l’orecchio del producer/reporter, che Crisci interpreta come una vera forma d’arte. Nonostante il legame con la pista da ballo, possiamo stare certi che a delle ore passate a registrare in studio Cristiano preferirà sempre una bella passeggiata, o un bel viaggio, magari facendo prima un salto in edicola.

Tracce consigliate: Ar-Raqis, Ode to The Pleiades.