Oh, trash people, oh
We wear our underpants three days in a row
My room smells like an ashtray

Con questo verso, tratto da Trash People, Clementine Creevy respinge al mittente tutte le recenti critiche piovutele addosso con un bel “Ehi, non siamo cambiati, siamo sempre i soliti”. Le accuse più ricorrenti erano quelle di essersi ammorbidita troppo e di aver rivoluzionato la formazione, abbandonando per strada i membri storici del progetto Cherry Glazerr. “I don’t give a shit. It’s not important to the music, what other people think about it”, così confermava Clem durante una recente intervista. E come darle torto? La sua carriera inizia da giovanissima, non ancora maggiorenne, quando viene notata da Burger Records, con la quale sforna il gioiellino lo-fi Haxel Princess, per poi successivamente salire alla ribalta grazie al singolone Had Ten Dollaz, scritto per Hedi Slimane e Saint Laurent. Il momento è propizio per il passaggio a un’etichetta più importante.

Apocalipstick è un concentrato dell’estrosa personalità della frontwoman, un lavoro ambizioso, sintesi delle mille sfaccettature che caratterizzano il tumultuoso flusso di coscienza interiore della Creevy. Prodotto da Joe Chicarelli (White Stripes) in collaborazione con Carlos De La Garza, oltre ad apparire più curato e compatto nel sound, sembra offrire uno menù decisamente più ampio del solito garage pop californiano. A cominciare dal singolo Told You I’d Be With The Guys, di cui vi avevamo già parlato qui, i Cherry Glazerr esibiscono con disinvoltura la loro dualità,  un animo più scanzonato e spensierato accanto ad uno più virulento, a tratti feroce, con il testo che non nasconde certo simpatie per i movimenti femministi e delle minoranze LGBT, da sempre rivendicate da Clementine. Nurse Ratched è una vecchia conoscenza per i fan della band, è stato semplicemente rimesso a nuovo, perdendo certamente l’appeal DIY che caratterizzava il “vecchio” corso del gruppo. L’attitudine punk però rimane immutata e ce lo confermano mine come Sip O’ Poison e la title track: minutaggio risicato e chitarre infuocate. Prima accennavamo a un cambio di registro a una maggiore varietà: la ballad dalle tinte grunge Nuclear Bomb (accompagnata da un video esilarante quanto improbabile) e Only Kid on the Block, che attesta sinteticamente la varietà degli ascolti della band (un recente amore per la musica di Byrne e St Vincent), il fondamentale apporto tecnico e compositivo fornito dai nuovi componenti e al contempo ci rivela come Clem sia ancora una teenager piena di insicurezze, benché cresciuta più in fretta rispetto ai coetanei.

Apocalipstick, è un lavoro schietto, sincero, che sicuramente farà breccia nei cuori degli appassionati della scena alternativa di Orange County, a metà tra il punk delle Coathangers e l’art rock di Annie Clark (versione meno sofisticata e più disinibita). Non possiamo considerarlo un punto di approdo,  senz’altro un ottimo avvio per la carriera di Clementine Creevy: l’età è dalla sua parte.

 

Tracce consigliate: Nuclear Bomb , Only Kid on the Block