I Boards Of Canada erano questo duo scozzese che si muoveva tra ambient ed elettronica e andava un sacco a cavallo tra Novanta e Zero e ora è tornato, dopo otto anni, forte di un hype estremo e di un sacco di nabbi diventati suoi fan completamente a caso. Questa è la storia in poche parole, ma ai Boards Of Canada frega poco e tirano fuori un altro bel discone.

In Tomorrow’s Harvest le due anime dei Boards Of Canada convivono e interagiscono. Le parti ambient e drone del disco hanno spesso un mood tetro (Semena Mertvykh) esaltato dai suoni ultra retrò dei synth (Collapse) e fungono da momenti meditativi che contrastano i momenti più smaccatamente elettronici, ma che non disdegnano di fondercisi, come nella incalzante salita di Reach For The Dead. Quando si delineano le parti ritmiche abbiamo i momenti migliori del disco: da un lato l’intensità emotiva di Nothing Is Real e dall’altro sentimenti oscuri che sanno di post-apocalittico (Cold Earth, Come To Dust e l’annichilente New Seed).

Dischi come Tomorrow’s Harvest sono fatti apposta per togliere le parole e in un’ora di alternarsi di ritmi, stasi, intensità emotive e umori ci si perde e va a finire che neanche si sa che cazzo dire. Ma va bene così.

Tracce consigliate: Nothing Is Real, New Seed.