Baths è un produttore omosessuale di Los Angeles che ha fatto molto parlare di sè negli ultimi 4 anni. Questo Obsidian è il suo secondo LP ed è veramente un sacco fico.
Gli ingredienti sono gli stessi di sempre tra woodblocks e percussioni sincopate, beat-making puro che accoglie l’incredibile voce di Will Wiesenfeld (così si chiama) la quale si destreggia in mai banali giochi di voci, controvoci e armonizzazioni. Quel che cambia rispetto al precedente Cerulean è l’atmosfera. Per quanto alcuni pezzi siano molto veloci e decisamente ritmani (non tutti, chiaro) il sentimento complessivo dominante nel disco è la nostalgia, fin dalla copertina capiamo subito che questo Obsidian non è certo un inno all’essere gay. Nel senso di felici. Forse lo è nel senso di omosessuali, ma non saprei.
Come già spiegato da Will in diverse occasioni quel che ha ispirato molto il disco è stata anche la malattia con la quale ha convissuto per diversi mesi tra Cerulean e Obsidian (non ho idea di che malattia sia perchè non mi frega, poverino, già dev’essere brutto essere malati).
Il disco è una bomba, perchè a prevalere sono le tracce bomba sulla tracce un po’ meh. Miasma Sky, il singolo è di una forza sconvolgente, No Eyes allo stesso modo è una bomba pop e Ossuary affascina in modo opposto per la sua monocromia e ossessività. Ci sono episodi distruttivi e oscuri come Earth Death, cattiva cattiva cattiva e altri episodi come Inter (che è anche il nome della mia squadra del quore XD) estremamente reali, a partire dalla composizione con strumenti veri, finendo con la semplicità e forse (oso un po’) banalità del pezzo.
Obsidian non è un capolavoro ma è un disco vivissimo.

Tracce consigliate: Miasma Sky, Ossuary, No Eyes