Silently. Quietly. Going Away era stato un debutto che ridefiniva il metro dell’indie rock in Italia, che osava raccontare le insicurezze della tarda adolescenza con gli anni Novanta dei Pavement, dei Neutral Milk Hotel e dei loro eredi contemporanei – Speedy Ortiz, Hop Along, e tutta una scena americana che dal 2015 non ha fatto che continuare a rafforzarsi. E dal 2015 la parabola di Adele Nigro non è stata che ascendente: tour europei, un album con il collega Halfalib, la collaborazione all’album d’esordio di Generic Animal, il Primavera Sound di Barcellona, il tour con l’Infedele Orchestra di Colapesce.

Un percorso che ci porta qui, all’uscita dell’atteso Two, Geography. La lingua di Any Other rimane la stessa, la penna a tratti stridente a tratti confessionale anche. Cambia lo stato delle cose, si muove la messa a fuoco, si evolve la consapevolezza dei rapporti e di sentimenti spesso contrastanti. Two, Geography racconta delicatamente di distanze, e il linguaggio musicale scelto attinge sì da una tradizione americana ma in questo caso l’impronta è più cantautoriale – quella di Mount Eerie, di Jason Molina (citato nel brano d’apertura A Grade) o addirittura di Mark Kozelek. È però la realizzazione sul piano musicale a dare al lavoro lo stacco qualitativo che lo rende un grande album: Nigro, sassofonista oltre che chitarrista, riesce a concentrare l’attenzione su un equilibrio perfetto tra strumenti (chitarra, principalmente acustica, fiati, archi) in cui gli arrangiamenti sono minimali ma estremamente curati ed eleganti. In Walkthrough il piano si limita ad aggiungere degli accenti, così come i fiati in Breastbone; in Traveling Hard è la voce a creare linee melodiche vicine al soul, mentre in Mother Goose la chitarra acustica si piega per poi lasciarsi spezzare sul finale (“I gotta love myself regardless of anybody else / my happiness must not depend on anybody else”).

Two, Geography è il culmine temporaneo di un processo di maturazione che ha portato Any Other a dare una forma completamente personale ad una serie di esperienze e di influenze che, nella loro nuova forma, raffinata e potente, rendono quella di Adele Nigro una voce sempre più unica.

Tracce consigliate: Walkthrough, Traveling Hard, Geography