In questi giorni è circolata la notizia nella quale veniva riportata una eventuale esibizione di Andrea Bocelli alla cerimonia di inaugurazione della presidenza di Donald Trump. Il New York Times però conferma che il 20 gennaio non ci sarà l’esibizione di Bocelli, dato che lo stesso Donald Trump ha declinato la richiesta di esibizione al cantante italiano.

Stando alla pagina gossip del New York Post sembra sia stato lo stesso Bocelli a declinare l’invito a cantare all’inaugurazione, temendo feedback negativi da parte dell’opinione pubblica ad una sua esibizione davanti ad un personaggio considerato parecchio controverso. Dall’altra parte della barricata, però, Thomas J. Barrack, l’uomo capo delle organizzazioni per l’inaugurazione, in una intervista alla CNBC conferma la posizione di cui sopra, ovvero che sia stato lo stesso Trump e il suo entourage a declinare la richiesta di Bocelli:

The Bocellis came to him and said, ‘Look, if it would be helpful to you, if you would like us to perform, we would consider it’. […] And Donald said: ‘You don’t need to. We’re not in that kind of a framework. Thanks very much for the offer. You’re my friend. You are always welcome at the White House.

Quale sia la verità per ora non è dato saperlo, però conosciamo quali saranno gli invitati all’All American Ball per l’inaugurazione, ovvero la cantautrice di Nashville Beau Davidson, una cover band che suona solo canzoni pubblicate nel periodo della presidenza Reagan chiamata The Reagan Years, e un gruppo chiamato The Mixx specializzato in matrimoni. Ci saranno inoltre alcuni dj set tra cui l’esibizione di un certo DJ Freedom.

Il biglietto per l’entrata è di 350 dollari, più o meno quello che può venire a costare un grosso festival come il Coachella. Dipende dai vostri gusti in merito di intrattenimento, anche perché dubitiamo che il Coachella possa permettersi DJ Freedom.

 

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