Un mese fa vi avevamo annunciato i candidati al Mercury Prize di quest’anno, il premio alternativo ai Brit Awards per il miglior album inglese o irlandese dell’anno, ed arrivato alla sua 24ma edizione. Quest’anno la scelta poteva ricadere su una lista di album davvero di altissimo livello, e non ci sentiamo davvero di invidiare chi ha dovuto scegliere tra, ad esempio, Radiohead, Anohni, David Bowie, The 1975, Savage o Skepta.
A trionfare come Best British Album of the Year è stato proprio Skepta con Konnichiwa, scelta che per alcuni è stata una sorpresa ma che in realtà lo è fino ad un certo punto. A pesare, oltre alle votazioni dei giudici, nella scelta degli album che poi si sarebbero sfidati nel turno finale ci sono state le scelte del pubblico, che per la prima volta han potuto esprimere un parere in merito, seppur preventivo rispetto alla decisione ultima.
La giuria di qualità, come potremmo definirla se fossimo a Sanremo, era composta da numerosi giornalisti e critici importanti della stampa e della televisione inglese, nonché da autori e conduttori radiofonici, e da alcuni artisti, tra cui Jarvis Cocker. Lo stesso Jarvis Cocker ha premiato Skepta, il quale ha deciso durante la premiazione di rendere omaggio a David Bowie e ad Amy Winehouse:
“Rest in peace David Bowie. Rest in peace Amy Winehouse”.
Ad ottenere dal voto del pubblico il pass verso la shortlist finale è stato l’album dei The 1975. Questa, ricordiamola, la lista completa degli album tra i quali i giudici han dovuto decidere quale fosse il miglior album britannico del 2016:
Anohni: Hopelessness
Bat for Lashes: The Bride
David Bowie: Blackstar
Jamie Woon: Making Time
Kano: Made in the Manor
Laura Mvula: The Dreaming Room
Michael Kiwanuka: Love & Hate
Radiohead: A Moon Shaped Pool
Savages: Adore Life
The 1975: I like it when you sleep, for you are so beautiful yet so unaware of it
The Comet Is Coming: Channel the Spirits
E voi? Siete d’accordo con la scelta presa dalla giuria del Mercury Prize oppure avreste preso un’altra decisione?
