Eppure la polizia l’aveva detto, l’aveva detto di non sottovalutare l’idea dei “dummy wallets“, ovvero dei portafogli fittizi, utili a ingannare gli scippatori, oppure di mettere al guinzaglio con degli elastici i propri cellulari. Tutte misure di sicurezza che forse dovevano porre in guardia gli avventori di uno dei festival più amati del nuovo millennio.

Perché il Coachella è sì il festival più glamour di tutti, pieno zeppo di gente glamour e senza dubbio bella dentro e fuori, kalos kai agathos, ma al contempo è anche meta ambita per chi vuole farsi un bel bottino con gli scippi.

La folla di venerdì 14

Lo sanno bene gli oltre cento sventurati che venerdì 14, durante le prime ore del festival, si sono visti privi dei loro telefoni. Sia chiaro che andare al Coachella senza smartphone è come andare in guerra senza fucile, ragion per cui, lo scippatore di turno deve essere veramente molto bravo per rubarne uno; il migliore, quindi, per rubarne oltre cento.

Reinaldo De Jesus Henao nella foto rilasciata dal Dipartimento di Polizia di Indio, 17 aprile 2017

È stato in grado di compiere un furto di massa simile il trentaseienne newyorchese Reinaldo De Jesus Henao, ma il suo talento evidentemente si limita al momento dell’atto, perché dopo le sue sinapsi pare abbiano smesso di guizzare, dato che ha avuto la per-niente-brillante idea di lasciare i telefoni accesi, e quindi permettere a molti dei legittimi proprietari di rintracciarli con la funzione “Trova il mio iPhone”.

Lo scippatore è stato subito rintracciato dalla polizia di Indio, fermato e trovato con il prezioso bottino nello zaino intorno alle 17.30. Aveva con sé, come detto, oltre cento smartphone, molti dei quali sono tornati subito nelle mani dei possessori, per la loro gioia, perché almeno hanno potuto immortalare i Radiohead nella loro spettacolare esibizione main event; molti altri, invece, sono rimasti vacanti e depositati nei plessi dedicati agli oggetti smarriti (nel caso, la lista, consultabile qui).

La foto del bottino

Ma ora è bene lasciare spazio ad una speculazione legittima, che nel periodo pasquale suona molto attuale: come Giuda, in alcune rielaborazioni, è stato innalzato a personaggio fondamentale del disegno divino, allo stesso modo, non sarà che Reinaldo Henao un giorno verrà visto come santo martire della crociata contro il muro di snapchat e instagram stories che copre e spesso impedisce la vista del palco ai concerti? Se si crede che sia così, allora si dia inizio alla colletta per i 10000 dollari di cauzione [semicit.]: