Robert Smith, il leader dei Cure, ha rilasciato un’intervista a Matt Everitt di BBC Radio 6 Music in cui ha parlato del Meltdown Festival – evento organizzato dallo stesso Smith –  del desiderio di scrivere nuove canzoni e di potenziali concerti per il 2019 in vista del trentesimo anniversario del fondamentale Disintegration.

Ho ascoltato più musica nuova negli ultimi sei mesi di quanto abbia mai fatto in tutta la mia vita. Mi sono improvvisamente invaghito dall’idea di scrivere nuove canzoni, quindi tutto questo ha avuto un effetto molto positivo su di me. Mi sono impegnato a ritagliarmi un po’ di tempo per fare alcune prove il mese prossimo. Alcune sono davvero buone, altre non tanto. Non ho mai voluto essere in una posizione in cui sentirmi costretto a scrivere, non mi sono mai sentito a mio agio con questa concezione della musica. 

Smith ha rivelato che i Rolling Stones sono stati gli unici a rifiutare il suo invito per il Meltdown, e ha poi ha aggiunto che nella giornata conclusiva del festival si esibirà:

Ci sarò io con altre quattro persone che conosco molto bene.

In quell’occasione verranno eseguiti principalmente brani dei Cure e rivisitazioni degli stessi.

Infine, Smith ha anche rivelato che i Cure sono intenzionati ad esibirsi, in più concerti, nel 2019 e che stanno prendendo seriamente in considerazione di celebrare i 30 anni Disintegration. L’anno prossimo, dopo un anno sabbatico, tornerà il Glastonbury Festival e interpellato su una eventuale headlining Smith ha detto:

Sì, forse. Non abbiamo avuto una storia felice con il Glastonbury Festival nel corso degli anni. Siamo stati headliner tre volte, ma non siamo mai stati nelle migliori condizioni. Non so se ci perdoneranno e dimenticheranno. Ci sono abbastanza altri festival per noi dove suonare.

Vi ricordiamo che i Cure celebreranno i 40 anni dalla pubblicazione del loro primo singolo il prossimo 7 luglio ad Hyde Park, Londra.