Organizzano un rave in un Toys “R” Us di Londra: cinque arresti

Mirko Eric Santini |

Ci sono stati cinque arresti in quello che, fino a poco tempo fa, era uno dei posti preferiti dei bambini della zona di West London.

Durante il weekend di Pasqua, infatti, alcune persone hanno preso d’assalto una delle vecchie sedi della catena Toys “R” Us, la storica grande catena di distribuzione di giocattoli presente in tutti gli Stati Uniti e in altri paesi del mondo. In seguito al fallimento della compagnia avvenuto lo scorso marzo, i negozi sono stati completamente svuotati e, per ora, molti di loro sono ancora abbandonati in attesa di essere riutilizzati o demoliti.

Basti pensare che solo negli Stati Uniti degli 875 negozi aperti dalla sua fondazione, nel 1948, sono state chiuse nelle scorse settimane ben 735 attività dopo che il 19 settembre scorso l’azienda aveva presentato l’istanza di fallimento a causa dei debiti che stavano schiacciando il colosso dei giocattoli americano.

Nel corpo vuoto di quella che era la sede dei sogni di varie generazioni di bambini, lo scorso 31 marzo ad Hounslow qualcuno ha pensato bene di organizzare un rave party che ha radunato qualche centinaio di persone, stando a quanto riporta la polizia locale. Durante l’intervento della polizia sono scattati degli arresti.

Come si può vedere dalla foto, l’insegna del negozio è stata pure cambiata in “Raves R Us“.

Questa operazione della polizia è stata solo l’ultima di una lunga serie. Stando ai report pubblicati dal The Sunday Telegraph, i party non autorizzati sarebbero aumentati vertiginosamente negli ultimi due anni. La Metropolitan Police di Londra ha rivelato che solo nel 2017 ci sono stati ben 70 eventi in più rispetto al 2016, per un totale di 133 rave illegali solo lo scorso anno.

Il ritorno in grande stile dei rave a Londra preoccupa l’opinione pubblica locale nonché le forze dell’ordine, che hanno amplificato le loro azioni in merito attraverso anche l’utilizzo della tecnologia nel pattugliamento (ad esempio adoperando dei droni forniti di telecamere di modo da poter sorvolare le possibili location dei party dall’alto). La crescente domanda sembra stia nella mancanza di alternative: una delle associazioni degli esercenti di Londra, la ALMR, sostiene infatti che la ragione dietro l’incremento costante di questo tipo di eventi vada ricercata nella crescente chiusura dei club londinesi, dove più della metà dei locali ha chiuso i battenti nello scorso periodo.

Mirko Eric Santini Leggi i suoi articoli Barone presso il Principato di Colfosco e principe dei poser. Mi vanto di cose di cui dovrei vergognarmi.

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