È un Moby sempre più straight edge quello che, dopo anni a stretto contatto con gli abusi di alcool e droghe, ha rivelato il suo rapporto con esse nel suo libro biografia Porcelain.
In un’intervista a The Talks, il musicista newyorkese ammette che le sue vecchie abitudini non fossero proprio il massimo, specie se si parla di cercare di elevare la propria mente verso nuovi livelli. Per lui, ora, è la musica a dargli ciò che gli davano droghe e sbronze:
Music is one of the healthiest forms of transcendence and magic! As someone who used to spend a lot of time drinking and doing drugs, I can say that alcohol and cocaine are not necessarily the healthiest ways to achieve magical transcendence. […] Music can operate as such a powerful and profound healing modality even though technical it has no material substance, you know?.
Ha peraltro ammesso che il suo successo commerciale in realta gli abbia insegnato che, come vuole il luogo comune, anche avere tutto spesso ti rende vuoti e infelici:
I thought everything in my life would be perfect if I could just have those things. And then the universe, with its sort of challenging sense of humor, gave me everything I wanted but times a thousand. And I was completely miserable. The least happy I ever have been as a person and as a musician was when I was having the most commercial success.
Da poco Moby ha pubblicato un nuovo album intitolato These Systems Are Failing, un disco che fa parte del suo nuovo progetto chiamato Moby & The Void Pacific Choir, e del quale andiamo a riascoltarci uno dei primi estratti:
