È un Manuel Agnelli a ruota libera quello che si è aperto ai microfoni di Music, nuovo programma targato Mediaset con alla conduzione Paolo Bonolis.

Il leader degli Afterhours ha parlato, tra le altre cose, degli inizi della sua carriera, della gavetta e di quando gli Afterhours si esibivano in posti davvero minuscoli davanti a quattro gatti, spinti solo dalla passione per la musica.

In questo senso, Manuel ha raccontato aneddoti riguardo quella volta in cui una fan ha deciso di voler portare con sé una parte dello stesso Agnelli:

Stavamo cominciando a funzionare molto bene, i club cominciavano a riempirsi e noi cominciavamo a crederci. Per cui io andavo sul palco a torso nudo, con i pantaloni di pelle e a un certo punto facevo stage diving, era una forma catartica: prendevi parte al concerto insieme al pubblico. C’era una pezzo che alla fine aveva il ritornello faceva: ‘Razionalità, razionalità, razionalità’. Io mi buttavo in mezzo al pubblico, il pubblico mi portava in giro per tutto il locale mentre io urlavo ‘Razionalità’: un giorno mi sono buttato facendo questa cosa, mi hanno portato in giro per tutto il locale e cercavano di strapparmi il microfono. Ad un certo punto arriva una tipa, prende i pantaloni di pelle, strappa il bottone: voleva un altro tipo di oggetto. Ed è riuscita a prendere l’oggetto della vergogna, lo ha afferrato, voleva portarselo a casa”

Una storia pazzesca e dalle tinte rock vecchio stile quella di questa insolita cacciatrice di cimeli.

Situazione che comunque Agnelli racconta di non aver gradito:

Io non avevo forza, non riuscivo a poggiare i piedi a terra. Non ho vissuto con entusiasmo la cosa, mi faceva male.

Una strana e brutta storia, direbbe il Lucarelli di Fabio De Luigi. Auguriamo al buon Manuel fan più tranquille per le sue prossime uscite.