Kanye West ha intervistato il designer Axel Vervoordt per The Hollywood Reporter e nel corso della lunga conversazione sull’arte  l’ego e la moda, Kanye ha rivelato quasi per caso che sta lavorando a un libro:

Ho questo nuovo concetto di cui mi sto interessando. Sto scrivendo un libro di filosofia chiamato Break the Simulation. […] Ho un’idea sulle fotografie, mi mandano fuori di testa le fotografie e gli esseri umani ossessionati dalle foto – perché ti portano fuori dal presente e ti catapultano nel passato o nel futuro. Una foto può essere usata come documento, ma spesso prende il sopravvento sulle persone. La gente vuole sempre sentire la storia di qualcosa, che è anche una cosa importante, ma sono convinto che si metta troppa enfasi sul concetto di storia. 

Dopodiché Kanye ha detto a Vervoordt che solo qualche giorno prima ha risolto una questione che non lo faceva stare tranquillo grazie all’incontro con  Virgil Abloh, il direttore artistico di Louis Vuitton:

[Io e Abloh] abbiamo lottato per creare un abito ad un certo prezzo che abbia la stessa credibilità e desiderabilità di un abito più costoso. Tuttavia quando dicono che era il mio direttore creativo si sbagliano, era un collaboratore creativo.

L’ (auto)intervista si è concluso con Kanye che ha parlato del successo commerciale di Yeezy, la sua linea di scarpe con Adidas:

Facciamo queste sneakers che vanno a ruba […] Ma non desidero più essere il numero uno, desidero essere acqua. Desidero essere più vicino all’UNICEF o a qualcosa per mezzo della quale posso aiutare il maggior numero di persone possibile.