Quest’anno, e per la prima volta, i Radiohead sono in lizza per un posto nella Rock ‘n’ Roll Hall of Fame.

Qualche giorno fa, durante la trasmissione di Greg Gutfeld per Fox News, l’opinionista Kat Timpf ha commentato la candidatura della band inglese dichiarando:

Dal punto di vista della fama, e non del talento, penso che i Radiohead ne entreranno a far parte sicuramente e dovrebbero. A me nemmeno piacciono, e coloro a cui piacciono credo abbiamo queste tre caratteristiche: strani, malnutriti e tristi. Tipi proprio come i Radiohead, che per anni ho dovuto fingere di amare […] pensavo che quella musica fosse composta soltanto da lamenti ed elaborati piagnistei per suonerie. Se fare quel tipo di musica non mi portasse fama e potere, allora non ne capirei davvero il motivo per cui farla.

La provocazione non è passata inosservata e, come era facile immaginare, ha stizzito i fan della band e non solo.

Jonny Greenwood, in riposta alla statunitense, ha ironicamente ha aggiornato le informazione del suo profilo Twitter, riportando il passaggio della dichiarazione della Timpf che ha più destato scalpore.

Lo stesso Greenwood, nei mesi scorsi, aveva manifestato il suo disinteresse per la nomination:

Non m’interessa, forse è un evento culturale, che però davvero non riesco a comprendere. Cioè, dall’esterno sembra come se ci stessimo premiando da soli e tutto ciò amplifica questa sensazione e mi mette a disagio.