Quando pensiamo a James Blake e alla sua musica, non sono certo atmosfere felici e distese le prime a venirci in mente. La quantità di emozioni contenute nei suoi 3 album in studio colpiscono forte e dirette allo stomaco, pure nei suoi brani più celebri.

Se la sua musica rimane sempre in bilico tra melancolia e struggente bellezza, lo stesso James ha passato dei periodi parecchio difficili ai tempi dei suoi primi tour, e ne ha parlato in prima persona in occasione dell’annuale simposio della PAMA (Performing Arts Medicine Association), un’associazione che si occupa dei rischi per la salute (soprattutto mentale) per musicisti, attori e ballerini.

Ecco le dichiarazioni di Blake:

Sono stato trascinato via dalla mia vita normale praticamente a un’età in cui non ero maturato del tutto. Avevo uno squilibrio neurochimico per colpa della mia dieta, e il peggioramento della mia salute è stato un fattore chiave per la mia depressione e per i miei pensieri suicidi. Ho sviluppato delle intolleranze alimentari che mi rendevano ogni giorno più depresso. Mangiavo un cibo in particolare e poi passavo tutto il giorno a pensare che era tutto senza senso.

Una soluzione è stata comunque trovata, ed è stato il punto di svolta:

Onestamente, le cose sono iniziate a migliorare quando ho iniziato a mandare a quel paese un sacco di persone. E a dire no. Dire no all’essere costantemente in tour. Neanche tutto l’oro del mondo sarebbe mai abbastanza.
Abbiamo raggiunto un punto critico. Siamo una generazione che ha visto un sacco di altre generazioni di musicisti buttarsi sulle droghe e sugli eccessi, intraprendendo meccanismi che hanno finito con il distruggerli. E ci sono così tante celebrità che si sono tolte la vita, recentemente. Credo quindi che tutti noi dobbiamo prenderci la responsabilità di parlare di certi argomenti.

Per fortuna ora è tutto a posto, e anche se la musica di James rimarrà triste e oscura, almeno nella sua vita sembra essere di nuovo tutto a posto.