DUST

I Dust sono un progetto alt-rock milanese che pubblicherà il loro album di debutto, On The Go, il 20 marzo per Sherpa Records. Nel frattempo, presentano in anteprima per noi di Deer Waves una traccia b-side intitolata Talking Like Strangers e ci raccontano alcune fasi del processo produttivo del disco.

Seguito dall’EP Kind, questo nuovo lavoro cominciò a prendere forma da un momento ben preciso: “Il primo frammento su cui abbiamo costruito il sound di On The Go è rappresentato da (Our Alien) Millennium, ovvero la prima canzone che abbiamo deciso di arrangiare enfatizzando i toni dark-wave che in Kind spesso rimanevano tra le righe. In quel momento abbiamo trovato una dimensione ideale per il nostro approccio alla canzone, adatto anche per restituire al meglio l’ambiguità dei nostri testi e l’identità frammentata dei personaggi che li popolano”.

Influenzati da sempre da artisti come Wilco e R.E.M., l’album On The Go prende ispirazioni da diverse realtà: “Potremmo citare The NationalGo-BetweensTalk Talk e Blue Nile per il sound e probabilmente Ryan AdamsDream Syndicate per l’interpretazione”.

“Questo disco” raccontano “rappresenta un nuovo percorso alla ricerca di uno spazio intermedio fra le tonalità dark-wave e un coinvolgimento emotivo figlio dell’amore per l’alt-rock americano”. Il titolo dell’album, infatti, si riferisce alla fase di transizione che il gruppo sta attraversando. “Il periodo coincidente con le sessioni dell’album è stato attraversato da svolte importanti, come l’arrivo del tastierista Francesco Lodovici e l’esigenza di smussare il sound debordante di Kind, rendendolo più oscuro e introspettivo. Quello della transitorietà è però anche il motivo strutturale dell’album stesso, diviso, proprio dalla title- track, in una prima sezione più cupa e carica e di tensione e una seconda più propensa ad ospitare qualche apertura pop”.

On The Go è stato anticipato dai singoli If I Die e Drifted. Quest’ultimo è accompagnato da una traccia b-side, Talking Like Strangers, che oggi vi facciamo ascoltare in anteprima esclusiva. “Talking Like Strangers è nata dall’incontro fra il sound più compassato dei Dust del 2015 e una scrittura di stampo prettamente pop” ci spiegano “A livello di arrangiamento, spicca uno scheletro ritmico essenziale, contrappuntato dai dialoghi fra le chitarre in arpeggio e da un synth che avvolge il brano in una patina eterea. È un modo anche per enfatizzare il senso di distacco di un testo che racconta con ironia una situazione di difficoltà comunicativa e di convivenza forzata. Il tutto è restituito con una leggerezza di fondo, forse eccessiva rispetto ai toni generalmente più ombrosi dell’album, mentre invece dialoga perfettamente con Drifted che, pur pervasa da un senso di amarezza, rappresenta una delle rare aperture pop del disco. Per questo motivo ci è sembrato naturale accorpare le due canzoni in un singolo”.

Buon ascolto.