Cosmo, al secolo Marco Japoco Bianchi, ha pubblicato il doppio album Cosmotronic via 42 Records/Believe.
Il disco gioca sulle due anime artistiche dell’eporediese: la canzone d’autore e la musica dance.
Ho messo da parte ogni velleità per liberarmi dell’immagine da cantante indie e propormi come produttore a tutti gli effetti.
Il disco, composto da 15 brani, è stato anticipato dal singolo Turbo che nasce da un campionamento di musica siriana:
Tutto si sviluppa a partire da quel campionamento. Il resto viene da sé, spontaneamente, come un sasso che rimbalza e rotola giù da un pendio. Questo pezzo contiene diversi elementi, una serie di idee deliranti: il ritmo, il testo, la risata, la realtà e la fuga dalla realtà, l’esotico e il meccanico, la merda e il ballo. Questa canzone è un frullatore con un motore turbo. E in qualche modo ci siamo dentro tutti.
A questo hanno fatto seguito Attraverso Lo Specchio, Tu Non Sei Tu e Quando Ho Incontrato Te, e l’annuncio del tour che prenderà il via 17 marzo da Bologna.
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