Vi ricordate quando vi avevamo parlato di un album di Eno senza fine in arrivo?

Ecco, come già annunciato, è uscito ieri il nuovo album di Brian Eno, Reflection.

Una lunga storia discografica che parte ufficialmente dal 1975 con Discreet Music, che ha portato il padre della musica ambient a creare questo ultimo lavoro il cui background fa leva su album passati come Thursday Afternoon, Neroli (il cui sottotitolo è Thinking Music IV) e LUX.

Brian definisce questo ultimo album GENERATIVO, e spiega così i meccanismi che lo hanno aiutato a comporre la sua ultima musica:

Il mio lavoro come compositore è quello di mettere in atto un gruppo di suoni e frasi, e poi dargli alcune regole che decidono cosa succederà. Imposto poi l’intero sistema suonando e vedo cosa succede, regolando i suoni, le frasi e le regole fino ad ottenere qualcosa di cui sono contento. Dato che quelle regole sono probabilistiche  il pezzo si sviluppa in modo molto diverso ogni volta che viene attivato. Quello che sentirete è uno di questi dispiegamenti.

Reflection, nel senso di riflessione: un titolo quindi non proprio scelto a caso, ma, che a detta di Eno, deve avere l’intento finale di creare uno spazio psicologico in cui favorire la conversazione sia interna che esterna.

L’album non solo è disponibile nelle normali forme fisiche e in digital download, ma anche tramite una particolare applicazione (disponibile su Apple Tv e iOS) che permette all’utente di produrre e ascoltare infinite variazioni delle tracce, creando atmosfere diverse in base alla giornata e all’orario che sta vivendo. Ecco, questo si intende per album senza fine, con infinite possibilità di modifiche.

Potete ascoltare Reflection via Bleep, via Apple Music, ed acquistarlo su Amazon

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Qui sotto, riviviamo un live di Eno del 1974 per una TV olandese: