Scottato dall’eliminazione al Festival di Sanremo 2017, che gli è costata l’accesso alla finalissima di sabato sera (vinta poi da Francesco Gabbani), Al Bano non le manda a dire alla giuria di qualità e agli addetti ai lavori.

Rivolgendosi a Vincenzone Mollica, che lo ha intervistato per lo Speciale TG1 su Sanremo, Al Bano ha raccontato la sua eliminazione così:

Io vorrei vederla la scena dell’eliminazione, perché sono tornato presto in albergo e mi son messo a vedere il film sulla vita di Ray Charles, che è stato uno dei miei grandi ispiratori. Era molto interessante, poi però mi sono addormentato.

Mi suona il telefono intorno all’1 e mezza e mi dicono “Sei stato eliminato!”, al che io rispondo “Da cosa eliminato?”. È stato come ricevere uno schiaffo in faccia, non me l’aspettavo, però è una gara, e nelle gare puoi arrivare primo, vincere, piazzarti bene, o uscirne fuori prima del tempo. Io però non mi arrendo perché sono oooorgoglioso di quel brano che ho cantato, perché è una pagina di musica straordinaria, una pop romance verista di cui vado orgoglioso.

Ho lanciato il nuovo ma non è stato ancora capito. Quello che mi dà più fastidio però, è che non è stato capito dagli addetti ai lavori, dalla giuria di qualità, ma quale qualità?!

Il brano portato in gara da Al Bano è Di Rose e Di Spine, che sembra uscito direttamente dalla colonna sonora di Via Col Vento, e che potete ascoltare qui sotto:

L’intervista completa è qui, al minuto 50:00.

Noi non possiamo che essere solidali con il grande cantautore pugliese, e confermare che tutta l’innovazione che è riuscito a iniettare nel suo brano non è stata capita da Moroder e soci. Peccato, perché tanta sperimentazione non l’avevamo ancora sentita sul palco del Teatro Ariston.

Al Bano, comunque, è al centro delle discussioni per un altro episodio controverso che lo ha visto protagonista al momento della premiazione finale, quello in cui con fare prepotente è andato a strappare un fiore dal mazzo in mano ad Ermal Meta.

Qui la scena: